MILEY, SHOW E SCANDALO. L’INNOCENZA PERDUTA DI HANNAH MONTANA

L’ex diva della Disney ha sconvolto tutti nella sua provocante esibizione ai Video Music Awards a New York.

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Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 38, di Chiara Maffioletti.

Miley, show e scandalo. L’innocenza perduta di Hannah Montana

Ballo «hard» per l’ex reginetta della Disney. Allibiti i divi in platea, contestazione in Rete.

Ha fatto ammutolire Rihanna, una che non è esattamente nota per la timidezza. L’altra sera la fissava allibita, con un’espressione di cemento e lo sguardo perplesso. Ma la sua era solo una delle prime sconcertate reazioni all’esibizione più discussa degli Mtv Video Music Awards di quest’anno. A polverizzare il ricordo del bacio saffico tra Madonna a Britney Spears, cartolina dell’edizione del 2003, ma anche del reggiseno di Lady Gaga, su cui erano agganciati due mitra, o di quello di Katy Perry che spruzzava panna montata e che in confronto pareva un giochino da monella, assieme a quasi tutti gli altri episodi che in passato hanno fatto parlare di scandalo, non è stata qualche rockstar maledetta, ma un ex idolo latte e miele dei ragazzi, Miley Cyrus.

Quel che resta di questa edizione dei premi, è soprattutto la performance della fu Hannah Montana, che se per caso qualcuno avesse avuto ancora il dubbio, dall’altra sera è definitivamente morta. La dolce, rassicurante e casta Miley, figlia del cantante country Billy Ray Cyrus, un idolo negli Usa, e diventata un fenomeno mondiale nel 2006 grazie alla serie a colori pastello della Disney, «Hannah Montana», appunto, è sparita. Scomparsa dietro l’immagine di una ventenne con la testa per metà rasata, che sfodera ogni volta che può la sua (spropositata) lingua in un gesto che ultimamente è diventato un po’ il suo marchio di fabbrica vista la frequenza con cui lo ripete, nei videoclip, sui red carpet, perfino nei ritratti d’autore di pochi giorni fa, fatti da Terry Richardson.

Una ventenne che si dimena scompostamente, con riferimenti non proprio velati al sesso, sculacciando i suoi ballerini e infilando anche la testa dentro il sedere di uno di loro. L’ex ragazzina diventata un’icona di bontà anche per contratto un regolamento non si sa quanto scritto della Disney imporrebbe alle sue eroine di tenere una condotta morale all’altezza dei loro personaggi. Che sia per quello o no, ma da Britney Spears a Demi Lovato, in molte hanno invece poi attraversato periodi piuttosto travagliati nelle loro vite ha diviso il pubblico del Barclays Center di Brooklyn ma soprattutto quello, ben più ampio, che ha assistito alla sua performance. La cantante aveva già detto addio da qualche tempo alla frangetta bionda e agli abitini romantici, ma vederla ora in culotte e reggiseno simulare sul palco un rapporto con Robin Thicke, autore di uno dei pezzi dell’estate, «Blurred Lines» (e forse non è un caso se la regista dei loro ultimi videoclip, entrambi provocatori e molto discussi come questa loro nuova esibizione, sia la stessa: Diane Martel) era ben più di quanto perfino i suoi fan potessero immaginare.

Perché il passo dalla ragazzina che cantava l’amicizia e l’amore nella serie che già un anno dopo il suo debutto le aveva fatto guadagnare 18 milioni di dollari, alla giovane donna impegnata in contorti mulinelli con la lingua, che si è esibita in un massiccio sfodero del twerk (quel ballo che consiste nell’agitare allusivamente il bacino, inarcando il più possibile la schiena per spingere in fuori i glutei), non è solo un passo. Ma una maratona. Una distanza enorme che separa la ragazza che era da quella che è diventata, e che, visti i commenti, sembra non convincere fino in fondo. Disgustosa, trash, eccessiva. Sono tra gli aggettivi più utilizzati sui social network per definire Miley Cyrus. Impensabile se si ritorna ai suoi esordi. Eppure, lei stessa poco tempo fa aveva detto: «Le persone finiscono per impazzire se non fanno cose pazze». Avrà scongiurato il rischio.