GIOÈ DEI MISTERI TORNA SU CANALE 5 CON “IL XIII APOSTOLO 2”

Torna su Canale 5 la serie dedicata all’esoterismo con Claudio Gioè e Claudia Pandolfi.

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Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 20, di Mi.U.

Gioè dei misteri torna su Canale 5 con “Il XIII apostolo 2”

ESOTERISMO In principio fu Il segno del comando. È il 1971, l’Italia è reduce dal Sessantotto, la classe operaia non è andata in Paradiso, il cinema graffia con le commedie di Risi, Monicelli, Scola, scandalizza con Bellocchio. E la gente continua a guardare la tv in bianco e nero. Così, quando sul primo Canale approda Il segno del comando, primo sceneggiato che affronta temi esoterici, con tanto di streghe e pergamene proibite, registra 15 milioni di spettatori. La Rai allora ci riprova. Realizza Malombra, dall’omonimo romanzo di Fogazzaro, ed Esp, sulla vita di Gerard Croiset, veggente olandese realmente esistito. Le 4 puntate con Paolo Stoppa però non raggiungono i milioni di spettatori sperati e Viale Mazzini non insiste su paranormale e occulto fino al 2008, con Zodiaco. La prima discreta serie registra ascolti dignitosi, ma la seconda, che non sembra nemmeno essere un sequel, è un flop… Mediaset risponde con L’isola dei segreti, con la regia di Ricky Tognazzi, ma i risultati non sono stellari.

IL CASO È il XIII apostolo la fiction più sorprendente della scorsa stagione (ottimi gli ascolti) e tra poco su Canale 5 arriverà il nuovo capitolo. La serie, ben scritta, realizzata e interpretata, affronta il paranormale e i grandi segreti della Chiesa. La storia è quella di Gabriel Antinori, gesuita esorcista che appartiene alla Congrega della Verità istituzione ecclesiastica che verifica eventi razionalmente inspiegabili e che lavora in tandem con la psicologa Claudia Munari (Claudia Pandolfi), abituata a smascherare i falsi profeti, ciarlatani che sfruttano le persone fragili, e non certo a fin di bene. Tre sono gli elementi principali dei telefilm: la scienza, la religione e i fenomeni paranormali. E il protagonista, interpretato dal bravissimo Claudio Gioè, è un religioso, uno scienziato e un uomo capace di vedere le cose in un’altra dimensione. Ha detto il regista, l’efficace Alexis Sweet: «È un uomo aperto, un prete che non sventola la fede come un vessillo. È un uomo che di fronte a un miracolo si chiede se il prodigio sia reale o falso. Per stabilire se un avvenimento straordinario sia o meno un miracolo, la Chiesa segue regole ben precise, rigidissime. Padre Gabriel invece è aperto alle nuove teorie, ma sempre facendosi guidare dai testi del Vecchio e del Nuovo Testamento. E nel Vecchio Testamento infatti vengono affrontati i problemi del paranormale, dell’esoterismo, della metafisica. Come la Cabala, per esempio, che cita il non conosciuto».

LA SCELTA Alla ricerca della verità sul suo passato e sulla natura del suo potere, Gabriel è davanti ad una scelta, soprattutto quando scopre che la madre, che lui credeva morta, appartiene invece a un’organizzazione occulta. Per questo deve fare attenzione se chi si professa suo alleato non sia, invece, un nemico. Dopo tanti omicidi e altrettanti segreti si ritrova a scegliere tra il Bene e il Male. E nel frattempo inizia a nutrire un profondo sentimento per la psicologa che è sempre al suo fianco, un’attrazione fatale che male si intona con il sacerdozio…