Pubblicato il 07/08/2013, 17:54 | Scritto da La Redazione

ECCO TUTTA LA VERITÀ SU “MISSION”

“Non è un reality, ma un racconto per immagini dell’esperienza vissuta da otto celebrities nei campi profughi”. La Rai ha definito che cos’è il nuovo programma, oggetto di polemiche politiche che impazzano sulla rete nelle ultime ore.
“Non è un reality, ma un racconto per immagini dell’esperienza vissuta da otto celebrities nei campi profughi”. La Rai ha definito che cos’è il nuovo programma Mission, oggetto di polemiche politiche che impazzano sulla rete nelle ultime ore. Noi ci occupiamo meno di politica, più di tv e cerchiamo di svelarvi com’è il programma e chi c’è dietro.
Doveva essere una prima serata rivoluzionaria per i cliché di Rai1, un po’ reality, un po’ reportage, un po’ solidarietà. Per ora sembra la patria della confusione. Fatto sta che sono stati girati due reportage di una quarantina di minuti in campi profughi nel Congo. Uno con Michele Cucuzza e Barbara De Rossi e l’altro con Emanuele Filiberto e Paola Barale. Personaggi non proprio da prima serata di Rai1. Anzi, pare che la lista dei vip che, dopo aver visto il progetto, si sono defilati sia abbastanza lunga: da Amadeus a Carlo Conti, da Mara Venier fino a Irene Grandi. Bene, come fanno i reportage a diventare una prima serata con uno studio ad hoc e ospiti e testimonianze varie per ora sembra un mistero anche per la Rai.
Veniamo ora al ruolo del Presidente della Camera Laura Boldrini, coinvolta nella sua precedente attività di portavoche dell’UNHCR, che collabora fattivamente al programma. Per carità, la sua lettera a “Repubblica” ne sottolinea l’eleganza e la sagacia politica.  A noi risulta che dopo due riunioni con la Rai si sia tirata indietro già da mesi per divergenze con i responsabili della tv pubblica sul formato e sui contenuti del programma. Che come abbiamo visto è il problema più grosso, e diventa di ora in ora un calderone di confusione: dolore dei rifugiati, sopportazione dei vip, e soprattutto mancanza di struttura nella parte in studio. Anche in Rai su questo qualcuno storce giustamente il naso: c’è chi lo vedrebbe meglio collocato come reportage senza studio in una seconda o terza serata o addirittura su Rai2 o Rai3. Antonio Azzalini e Tullio Camiglieri autori, Celeste Laudisio regista e Roberto Baratta produttore, le persone invece che hanno ideato il programma e lo stanno producendo. Azzalini, capo dell’intrattenimento di Rai1 sempre alle prese con idee e formati che possano innovare la rete, sembra essersi imbattuto in una brutta gatta da pelare: Camiglieri, ex Mediaset, ex Stream, ex Sky, ha ora una sua società di consulenza e ha tirato in ballo la Boldrini ricevendo la sua smentita su “Repubblica”; Baratta è uno dei fondatori di Eta Beta, società leader del service tv e con un passato da distributore di film per adulti, Laudisio, con esperienze “all’Isola dei Famosi”, “X-Factor” e “Colpo Grosso”. Per gli ultimi due “Mission” sembra proprio un’occasione per rifarsi la verginità: speriamo vadano in onda!
Antonio Pozzi
(Nella foto, Michele Cucuzza)