Pubblicato il 24/07/2013, 11:33 | Scritto da La Redazione

ALDO GRASSO: «MAX PEZZALI IN TV ALLIEVO DI GIANNI MORANDI»

ALDO GRASSO: «MAX PEZZALI IN TV ALLIEVO DI GIANNI MORANDI»
Non ci sono più i tormentoni di una volta. Tre cantanti in giro per l’Italia, alla ricerca dei protagonisti e delle storie delle canzoni estive degli ultimi trent’anni: è tutto qui il concept, semplice ma, a suo modo, efficace, di «Nord Sud Ovest Est Tormentoni on the Road»” (Italia1, lunedì, ore 21.10).meta name=”news_keywords” content=”Aldo Grasso, […]

Non ci sono più i tormentoni di una volta. Tre cantanti in giro per l’Italia, alla ricerca dei protagonisti e delle storie delle canzoni estive degli ultimi trent’anni: è tutto qui il concept, semplice ma, a suo modo, efficace, di «Nord Sud Ovest Est Tormentoni on the Road»” (Italia1, lunedì, ore 21.10).meta name=”news_keywords” content=”Aldo Grasso, Max Pezzali, tormentoni, Nord sud ovest est

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 43, di Aldo Grasso.

Max Pezzali in tv allievo di Morandi

Non ci sono più i tormentoni di una volta. Tre cantanti in giro per l’Italia, alla ricerca dei protagonisti e delle storie delle canzoni estive degli ultimi trent’anni: è tutto qui il concept, semplice ma, a suo modo, efficace, di «Nord Sud Ovest Est Tormentoni on the Road»” (Italia1, lunedì, ore 21.10). La struttura è chiara: la lista dei tormentoni da depennare ogni volta, la scelta di una canzone, l’identikit del brano, dell’artista e dell’anno, il viaggio sul furgoncino hippie, il primo incontro «casuale» con i cantanti, da Spagna e Sabrina Salerno a Nek e Alexia, il «passaggio» verso le loro case, l’ultima celebrazione attraverso alcuni oggetti. Giunti al quarto tormentone della serata, il format comincia però a stancare, solo in parte ravvivato da inserti come i karaoke dalle spiagge italiane o le parole di esperti di ogni tipo, da Rocco Tanica a Federico Moccia, da Shel Shapiro a Toto Cutugno. Max Pezzali studia da Gianni Morandi e non si può volergli male, mentre Jake La Furia dei Club Dogo (ahimè, non si sfugge all’hip hop e Paola lezzi di Paola e Chiara (già coriste di Max) paiono meno convincenti nel recitare con entusiasmo battute apprese a memoria. Il vero pregio del programma, un po’ documentario pop e un po’ gita scolastica (ovviamente sulle note degli 883), è però il lavoro sull’archivio della tv commerciale (altri dovrebbero prendere nota): gli spezzoni di «Popcorn», «Vota la voce», «Drive In», persino dei «Ragazzi della III C», oltre all’immancabile «Festivalbar», diventano la scusa per restituire il sapore di quegli anni, raccontare carriere, ricordare momenti spensierati. Rivolti all’indietro, si sfugge alla crisi. Ma nel bel mezzo della «retromania» nostalgica si insinua crudele un dubbio: se per costruire una memoria occorre fare anche qualcosa di nuovo, cosa rimarrà dell’estate 2013?