Pubblicato il 20/07/2013, 14:35 | Scritto da La Redazione

CALDEROLI SA BENE CHE VINCE CHI LA SPARA PIÙ GROSSA

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Non si spengono le polemiche suscitate dall’orrenda esternazione del vicepresidente del Senato nei confronti del ministro dell’Integrazione. Polemiche che giovano unicamente al leghista.

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A volte si sa, vince chi la spara più grossa. E chi la spara più grossa finisce sui giornali, in tv, ed è sulla bocca di tutti nei bar e negli autobus. Per questo, riprendendo il discorso iniziato dal direttore Andrea Amato, Calderoli l’ha sparata grossa sul ministro Kienge. Senza neanche tanta originalità l’ha definita «un orango», come più o meno altri suoi colleghi della Lega avevano già fatto nelle scorse settimane. E subito tutti hanno abboccato all’amo: ministri, onorevoli e anche il Presidente della Repubblica hanno stigmatizzato il gesto o chiesto le dimissioni del leghista. Che secondo noi l’ha sparata grossa di proposito, e ha riso sotto i verdi baffi e si è fregato le mani all’uscita dell’ennesima agenzia con i commenti di chiunque e all’ennesimo servizio dei tg con l’intervista di chi lo criticava.

Anche perché quello che hanno capito in pochi è che i leghisti devono comunicare più con la loro base, che con i cittadini comuni. E che non ci vogliono sondaggi o strategie politiche per arrivare a capire che la base cafona della Lega la pensa esattamente come lui. E che più gli vanno contro, più questa comunicazione contraria ne fa un martire, un eroe agli occhi dei suoi elettori. Potere della tv. Possibile cha anche Napolitano ci sia cascato?

 

Hannibal

 

(Nella foto Roberto Calderoli)