Pubblicato il 03/07/2013, 15:11 | Scritto da La Redazione

LEONE: «SI CHIAMA “ITALIAN TABLOID” IL NUOVO PROGRAMMA CON CUI RAI1 VUOL RIPORTARE L’INFORMAZIONE IN PRIMA SERATA»

In un’intervista a TVZOOM il direttore di Raiuno, Giancarlo Leone, parla delle nuove linee di intrattenimento della sua rete. E anticipa un nuovo programma di docu-fiction di inchiesta sulla storia del nostro Paese.

meta name=”news_keywords” content=”raiuno, alessia marcuzzi, montalbano, italian tabloid”

«A Rai1 stiamo preparando una piccola rivoluzione, anche se è ancora presto per parlarne. Di certo la linea dell’intrattenimento andrà sempre più verso trasmissioni senza studio e senza conduzione, con materiale girato e montato, delle durata di circa 60 o 70 minuti».

Sulla falsariga di Pechino Express che da direttore dell’intrattenimento ha portato su Raidue?

«Esatto, solo che quel genere di intrattenimento va bene per Raidue non per Raiuno»,

Ci fa un esempio di programma senza studio?

«Ritorno da me, quattro puntate in cui due personaggi andranno alla scoperta del loro passato e dei luoghi in cui l’hanno vissuto. Non ci sarà bisogno di un conduttore perché basterà il loro racconto».

Anche Mission si inserisce in questo tipo di programmi?
«No, Mission è una cosa a sé, in quel caso si tratta di un reality, nel senso che mandiamo due persone famose in posto difficile, li caliamo in realtà complesse e li seguiamo con le telecamere. Il termine reality nel tempo ha perso il suo significato reale, si è trasformato fino a diventare finzione, in questo caso torniamo alle origini».

Avete già trovato i protagonisti?

«Alcuni sì»

Si parla di defezioni, tra cui quello di Elisabetta Canalis…

«Della Canalis io non ho mai sentito parlare».

Oltre a Ritorno da me ci sono altri progetti di programmi senza studio né conduttore?

«Sì stiamo studiando diversi progetti, bisogna trovare linguaggi nuovi e modelli produttivi a minor costo. Nel resto del mondo sotto questo punto di vista sono più avanti di noi, abbiamo rigettato per anni questo tipo di programmi, ma la crisi ci spinge a innovare».

Nuovo è C Factor, il talent di comici con Conti e Cirilli, come sarà?
«Un X Factor che al posto dei cantanti ha i comici, giudicati da una giuria. Sarà un modo per proporre la comicità in prima serata con giovani talenti».

Mediaset ha appena annunciato che punterà molto sull’informazione. Raiuno come intende muoversi in questo campo?

«Prepariamo una piccola rivoluzione, stiamo mettendo a punto delle docu-fiction di inchiesta dal titolo Italian tabloid».

Quanto puntate?

«Non lo sappiamo ancora. Racconteremo i decenni della nostra storia attraverso le docu-fiction toccando vari temi, dai misteri, ai segreti di Stato, da Ustica a Piazza Fontana. E’ un modo di portare l’informazione in prima serata. Ma abbiamo anche in cantiere un progetto di infotainment con Massimo Gietti».

Sul modello della sua Arena?
«No, sarà qualcosa di diverso, ma è un progetto che stiamo ancora studiando. Chiaramente non farà né il verso a Ballarò né tanto meno a Porta a Porta».

Ecco appunto, Vespa…

«Vespa è un’istituzione su Raiuno, ma noi abbiamo bisogno di una prima serata di informazione, una strada tentata poco dalla rete».

Parliamo di Sanremo, appurato che tornerà Fazio…

«L’ha detto lui».

Giusto, la Littizzetto invece?
«Fazio è il direttore artistico e di certo non vorrà ripetersi, ma nemmeno fare a meno della presenza di Luciana. Troverà il modo per convincerla».

Domani sera debutta Alessia Macuzzi con una sorta di Festivalbar di Canale5, che ne pensa?

«Doveva andare in onda di lunedì. Noi abbiamo messo Montalbano, così ora l’hanno spostata al giovedì, contro il nostro Superquark di Piero Angela, una punta di diamante. D’altronde nessuno si aspettava che mandassimo in onda Montalbano d’estate».

Veramente dalla produzione ce ne avevano parlato mesi fa….

«No no, non era previsto. I nostri Europei di calcio quest’anno si chiamano Montalbano».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Giancarlo Leone)