Pubblicato il 19/06/2013, 09:34 | Scritto da La Redazione

CONFALONIERI LANCIA L’ALLARME ROSSO SUI CONTI MEDIASET

CONFALONIERI LANCIA L’ALLARME ROSSO SUI CONTI MEDIASET
Confalonieri lancia l’allarme su Mediaset. Ieri, al termine della relazione annuale del Garante per la concorrenza Giovanni Pitruzzella, il presidente del gruppo tv di Cologno Monzese si è soffermato sullo stato di salute del gruppo. «I conti vanno male, soprattutto quelli dei primi quattro mesi». Rassegna Stampa: MF, pagina 9. Confalonieri lancia l’allarme rosso sui […]

Confalonieri lancia l’allarme su Mediaset. Ieri, al termine della relazione annuale del Garante per la concorrenza Giovanni Pitruzzella, il presidente del gruppo tv di Cologno Monzese si è soffermato sullo stato di salute del gruppo. «I conti vanno male, soprattutto quelli dei primi quattro mesi».

Rassegna Stampa: MF, pagina 9.

Confalonieri lancia l’allarme rosso sui conti di Medlaset

Confalonieri lancia l’allarme su Mediaset. Ieri, al termine della relazione annuale del Garante per la concorrenza Giovanni Pitruzzella, il presidente del gruppo tv di Cologno Monzese si è soffermato sullo stato di salute del gruppo. «I conti vanno male, soprattutto quelli dei primi quattro mesi», ha sentenziato il numero uno del Biscione, per il quale oggi è persino «impossibile fare previsioni per l’ intero anno». Ma nonostante queste parole, il titolo Mediaset ha reagito bene recuperando in borsa più del 2%. Il presidente del primo gruppo televisivo commerciale italiano concorda con le valutazioni del presidente dell’Antitrust in merito all’adozione di regole chiare per il web. «Il richiamo di Pitruzzella è fondamentale», ha ribadito il manager più ascoltato da Silvio Berlusconi, convinto da sempre che ci vogliano «misure per la tutela dei diritti degli editori che producono contenuti i quali poi vengono utilizzati gratuitamente». Da chi? Dai cosiddetti Over the top, ovvero i social network e i siti di condivisione: da Google a YouTube a Facebook. «E una vera invasione visto che sfruttano i contenuti senza pagare nulla a chi li produce», ha tagliato duro Confalonieri, «mentre anche sul fronte delle entrate del Fisco e dell’occupazione il loro contributo è molto limitato». Per il presidente di Cologno questi player, in definitiva, «possono scorrazzare senza regole e vincoli mentre noi broadcaster ne abbiamo di ben precisi: dalla pubblicità alle quote di mercato. Senza trascurare i comportamenti in materia di tutela dei minori».