Pubblicato il 18/06/2013, 12:32 | Scritto da La Redazione

GABRY PONTE: «MARIA LO SA, SONO SPIETATO». E DAL PROSSIMO ANNO ANCHE PER I DJ UN PERCORSO NELLA SCUOLA DI “AMICI”

GABRY PONTE: «MARIA LO SA, SONO SPIETATO». E DAL PROSSIMO ANNO ANCHE PER I DJ UN PERCORSO NELLA SCUOLA DI “AMICI”
Il dj mito dei giovani e giudice dalla De Filippi a Libero: «Ho trovato gli ‘Amici” e me li tengo. E se uno è scarso glielo dico in faccia». «Non so ancora cosa succederà il prossimo anno – ha continuato – ma Maria ha detto che rivorrebbe lo stesso cast. Io tornerei da lei senza […]


Il dj mito dei giovani e giudice dalla De Filippi a Libero: «Ho trovato gli ‘Amici” e me li tengo. E se uno è scarso glielo dico in faccia». «Non so ancora cosa succederà il prossimo anno – ha continuato – ma Maria ha detto che rivorrebbe lo stesso cast. Io tornerei da lei senza esitazioni. Tra l’altro, Amici ora seleziona anche dj, che faranno un percorso nella scuola».

Rassegna Stampa: Libero, pagina 30, di Giovanni Luca Montanino.

I SUOI PRIMI 40 ANNI
Gabry Ponte: «Maria lo sa, sono spietato»
Il dj mito dei giovani e giudice dalla De Filippi: «Ho trovato gli ‘Amici” e me li tengo. E se uno è scarso glielo dico in faccia».

MILANO. È partita ufficialmente la terza edizione del concorso Hyundai Music Awards. Un contest per aspiranti dj che quest’anno si svolgerà interamente su Facebook, grazie alla collaborazione della Universal Music con la storica etichetta discografica Motown e la Hyundai Motor Company (per partecipare, basta accedere alla pagina Facebook di Hyundai Italia, cliccare “mi piace” e visitare la sezione dedicata). Ambassador dell’iniziativa è il dj Gabry Ponte (che ha firmato anche il remix di I wil/ survive per lo spot della nuova monovolume Hyundai iX20). Gabry ha raccontato a Libero di sentirsi molto coinvolto nell’iniziativa: «Dovrò scegliere insieme agli altri giurati il miglior remix, ma solo tra i dieci finalisti, ovvero i più votati dal popolo di Facebook. Ciò nonostante, ascolterò con interesse tutte le tracce postate sul social. Credo che questo concorso rappresenti una vetrina ha continuato -: la musica per i produttori parte da internet e dai social network». Gabry Ponte ha appena compiuto 40 anni. Quando ha iniziato a fare il dj, ne aveva solo 16: «Allora non c’era la possibilità di scaricare musica da internet ha  spiegato -; dovevamo comprare i vinili e portarli con noi alle feste. Oggi, invece, gli emergenti si servono del computer: i partecipanti a questo concorso, per esempio, hanno a disposizione il catalogo prestigioso dell’etichetta Motown: un’infinità di successi da scegliere e remixare, senza dover pagare i diritti o temere sanzioni». Il successo per Gabry Ponte è arrivato con gli Eiffel 65 e il brano tormentone del 1999 Blue: «Quel disco mi ha cambiato la vita. Ho iniziato a fare tournée in tutto il mondo e a scoprire realtà musicali di cui, non essendo ancora diffuso internet, non avevo idea. Ho ricevuto tanti input e così ho iniziato un percorso da solista. Oggi ho un’etichetta discografica mia e sono convinto che l’attività di scouting non sia separabile da quella del dj. Di volta in volta, ascoltando nuove proposte, mi tengo al passo coi tempi. Io ho compiuto 40 anni, ma quelli che aspirano a essere pubblicati ne hanno 16, come me agli esordi: non posso permettermi di ignorare il loro linguaggio».
Quest’ultima stagione televisiva ha visto protagonista Gabry Ponte, come giurato del talent show Amici: «È stata un’esperienza bellissima che mi piacerebbe rifare ha confidato il dj Sono grato a Maria De Filippi che ha voluto riconoscere a un disk jockey la responsabilità di sedere in giuria. Non so ancora cosa succederà il prossimo anno, ma Maria ha detto che rivorrebbe lo stesso cast. Io tornerei da lei senza esitazioni. Tra l’altro, Amici ora seleziona anche dj, che faranno un percorso nella scuola».
Inevitabilmente, Ponte ha ricevuto delle critiche per la partecipazione allo show, «ma non le ho vissute come attacchi ha  precisato -. Non avendo mai fatto tv, non sapevo come comportarmi, quindi ho deciso di essere me stesso: per carattere, dico le cose senza mezzi termini e nel dare consigli agli artisti non alimento false speranze. Quando non c’è talento, bisogna farlo presente subito. Tra l’altro, gli altri due giudici (Sabrina Ferilli e LucaArgentero, ndr) sono attori: solo a me, dunque, spettavano i giudizi più tecnici».