Pubblicato il 17/06/2013, 16:01 | Scritto da La Redazione

LA TAODUE PORTA ALL’ESTERO LE NOSTRE FICTION DI ORDINARIA ITALIANITÀ

La casa di produzione di Valsecchi e Nesbitt festeggia i suoi 21 anni di storia con diverse produzioni esportate non solo in Europa, ma anche nel complesso mercato americano. E intanto prepara la prossima stagione di fiction su Canale 5.

In 21 anni di storia, la Taodue, la casa di produzione fondata da Pietro Valsecchi e sua moglie Camilla Nesbitt, ha saputo creare casi mediatici come Il capo dei Capi e la Uno bianca, qualche flop come Camici bianchi e La scimmia e lunghe serie da esportazione come Squadra antimafia, acquistata dagli americani della Abc. Ma la strada è ancora lunga. Dice Valsecchi: «La Taodue prende il nome da Taormina, il posto dove tutto è nato, in 21 anni di storia abbiamo sempre pescato nella realtà, amiamo raccontare storie che ci emozionano e che vengono dal Paese perché leggendo il presente si può capire il futuro».

E il futuro della Taodue sarà non l’Italia, ma anche l’estero, visto che fiction come Ris e Squadra antimafia hanno varcato i patrii confini. «I Ris continuano a essere prodotti anche in Francia – sottolinea la Nesbitt – Squadra Antimafia è stato acquistato da una società dell’americana Abc, questo ci ha spinto a introdurci in America, dove fiction come Il capo dei Capi riscuotono grande successo».

In Italia la serie su Totò Riina aveva scatenato non poche polemiche, accusata di mitizzare un mostro del male. Nella prossima stagione televisiva potrebbe essere la serie sul caso Aldrovandi, il ragazzo morto dopo un normale controllo della polizia, ad accendere la miccia della tensione. Stavolta da parte delle forze dell’ordine. «Noi facciamo tantissime serie sulla polizia, senza mai mettere in dubbio la loro capacità e preparazione – ricorda Valsecchi – Però qui è morto un ragazzo e noi vorremmo raccontare la storia di una madre coraggiosa, l’omertà di un’intera città e la difficoltà di arrivare ad una verità. Ci sono forti contraddizioni in questa storia, noi raccontiamo qualcosa di importante per far sì che storie come questa non accadano mai più».

Per rifarsi le forze dell’ordine avranno non solo la quinta serie di Squadra Antimafia, ma anche la nuova Squadra mobile, sulla complicata vita della polizia nella Roma del crimine. «La polizia non deve aver paura dei propri errori – prosegue Valsecchi – Abbiamo già raccontato la storia della Uno Bianca anni fa, ciò non toglie che le forze dell’ordine sono istituzioni completamente sane».

Tra tante fiction di successo, nel curriculum della Taodue c’è anche una sorta di reality scolastico, chiamato La Scimmia nato con l’intento di portare alla maturità ragazzi un po’ sbandati e diventato in pochissimo tempo il flop della scorsa stagione. «Io so fare la fiction – ammette il produttore – Mi piaceva l’idea di fare qualcosa per quei ragazzi, tant’è vero che ora fanno comunque la maturità, ci abbiamo provato, ma è stato un tentativo che mi è costato troppo. Se non fosse così costoso potrei anche pensare di rifarlo. L’importante comunque è provarci sempre».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt)