Pubblicato il 08/06/2013, 11:34 | Scritto da La Redazione

MINZOLINI: «IN VIGILANZA NON CERCHERÒ VENDETTE»

MINZOLINI: «IN VIGILANZA NON CERCHERÒ VENDETTE»
In un’intervista al “Corriere della sera” l’ex direttore del Tg1 parla del processo per il caso Ferrario e del suo reintegro in Rai. Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 9, di Virginia Piccolillo. Minzolini: in Vigilanza non cercherò vendette L’intervista: l’ex direttore del Tg1 rischia il processo per il caso Ferrario: «Non valgono per tutti […]

In un’intervista al “Corriere della sera” l’ex direttore del Tg1 parla del processo per il caso Ferrario e del suo reintegro in Rai.

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 9, di Virginia Piccolillo.

Minzolini: in Vigilanza non cercherò vendette

L’intervista: l’ex direttore del Tg1 rischia il processo per il caso Ferrario: «Non valgono per tutti le stesse regole».

Da direttore del Tg1 defenestrato e sotto inchiesta per abuso d’ufficio, a componente della Vigilanza Rai. Augusto Minzolini, quante vendette si prepara a consumare?

«Che vendette? Non mi passa neanche per la testa. Non ho mica quella cultura».

Tiziana Ferrarlo, che l’ha denunciata per abuso d’ufficio (e forse la Procura le darà ragione chiedendo il suo rinvio a giudizio) non lo direbbe.

«Sì, io che tolgo dalla conduzione una giornalista dopo 28 anni, cosa che parla da sola, vengo accusato di abuso d’ufficio. Altri direttori no. Allora dovrebbe valere per tutti no?».

Ma se non ama le vendette, perché l’interrogazione parlamentare contro i manager esterni nominati dal dg Rai, Gubitosi?

«Io non ce l’ho con Gubitosi. Mica è stato lui a farmi fuori dal Tg1, ma un cda in cui un consigliere di centrodestra (il berlusconiano Gorla ndr) votò con l’opposizione».

L’accusa di privatizzazione «ad personam» della Rai allora a chi la rivolge?

«E che ne so. Noto solo una contraddizione: si dice “no” alle esternalizzazioni perché la Rai deve risparmiare e poi si assumono a tempo indeterminato una decina di top manager da fuori? Non si poteva cercare all’interno? Io per il Tg1 sul web lo feci».

Dall’accusa di peculato per l’uso personale della carta aziendale lei invece è stato assolto. Tornerà in Rai?

«Sono stato assolto tre mesi fa ma ancora sto aspettando il reintegro».

Per Gubitosi, da ex parlamentare, non sarebbe più super partes…

«Teoria singolare: per il ruolo più super partes, di Capo dello Stato, non vengono scelti ex parlamentari? E Santoro? Io sono stato rimosso non con la motivazione di una linea editoriale mutata, ma con l’accusa di essere un ladro. Ci si è nascosti dietro le carte bollate».

Però, con un piede già fuori, che contributo vuole dare alla Vigilanza?

«C’è qualcosa che non va nel meccanismo della gestione: il gran numero di avvocati e di contenziosi è una filosofia».

Il presidente Fico vuole estromettere i partiti dalla Rai. Concorda?

«Tutti dicono fuori i partiti dalla Rai. Giustissimo. Ma poi chi la governa? Il problema è assicurare il pluralismo. No?».

Più faziosità fanno il pluralismo?

«Fico pone questo problema, ma il punto è che in Rai il Movimento 5 Stelle dovrebbe essere più rappresentato. Bisogna essere un po’ meno ipocriti. Io parlo apertamente. E come il problema dell’obiettività che è un alibi per il cloroformio».

Lo dice perché a lei non ne hanno mai riconosciuta molta?

«Invece agli altri sì. Eppure i punti di vista ce l’hanno tutti. Io ci mettevo la faccia. In un’intercettazione mai uscita Berlusconi mi diceva: ma chi te lo fa fare?».