Pubblicato il 05/06/2013, 14:34 | Scritto da La Redazione

FICTION TAODUE A TUTTA CRONACA: BUSCETTA, ALDOVRANDI, FOGAR E LA ‘NDRANGHETA MILANESE

Presentata a Roma la nuova stagione di fiction della casa di produzione guidata da Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt. Diverse le conferme come Il Tredicesimo Apostolo e il ritorno di Raoul Bova in Ultimo 5. Favino sarà Buscetta.

È la festa della Taodue: in molti aspettano Roaul Bova, protagonista di Ultimo 5 e Pierfrancesco Favino che vestirà per fiction i panni del pentito Tommaso Buscetta, ma loro non arrivano. «Sono impegnati in altre cose», sospira Pietro Valsecchi, patron della casa di produzione insieme alla moglie Camilla Nesbitt. All’auditorium del Museo Maxxi di Roma sono arrivati tanti altri, ci sono Claudio Gioè e Claudia Pandolfi che torneranno per il seguito del Tredicesimo apostolo. C’è Marco Bocci, tempestato di battute su Emma, che insieme a Francesco Montanari e Andrea Sartoretti è qui per la quinta serie di Squadra antimafia. C’è Simona Cavallari, finalmente uscita da questa serie, un nuovo commissario, meno spari e più pensieri in Le mani dentro la città, la storia della ‘ndrangheta infiltrata a Milano. Maroni permettendo.

E poi ci sono Pio e Amedeo, le due ex Iene, che dopo aver messo in ginocchio diversi Vip con i loro cori da tifosi, faranno un film per il cinema Quasi quasi amici, prodotto, ovviamente, dalla Taodue. E poi ci sono tanti sceneggiatori, tutti pronti a raccontare le loro fatiche di scrittura in serie che vedranno la luce il prossimo anno su Canale 5, rappresentato da Alessandro Salem, il direttore generale dei contenuti Mediaset. «In 21 anni di storia abbiamo sempre pescato nella realtà – comincia Valsecchi – Amiamo raccontare storie che ci emozionano e che vengono dal Paese».

Dal Paese arriva la storia di Federico Aldrovandi, il diciottenne ucciso nel 2005 durante un controllo degli agenti della polizia, una storia portata alla luce da una madre coraggiosa, che ha portato alla condanna di quattro poliziotti. A dirigere la fiction sarà Daniele Lucchetti, mentre la sceneggiatura porta la firma di Stefano Rulli, Malcom Pagani e Alessandra Fiori. «I dubbi non sciolti della mamma di Federico sono stati la sua ragione di vita in questi anni – sottolinea Pagani – Suo figlio, a 18 anni, è morto in un parco in circostanze misteriose, la nostra sarà la storia di una città e di una famiglia, in cui il padre è un poliziotto, che non crede a quello che gli raccontano: la volontà di rompere il muro di silenzio è al centro del film che stiamo scrivendo». Per la mamma di Federico, Patrizia, la fiction avrà uno scopo ben preciso: «Sono grata per questa iniziativa – dice in collegamento telefonico – Felice perché è stato deciso di approfondire con l’arte una storia su cui ci sono ancora molti dubbi e domande. Spero che questo film ci aiuti a trovare le risposte: è lo strumento più concreto per raccontare la storia di Federico, farla conoscere e dare un contributo di giustizia».

Dalla madre di Aldrovandi alla figlia di Fogar, l’uomo delle imprese straordinarie, costretto in seguito a un incidente all’immobilità totale fino alla morte. Francesca, che ha collaborato alla realizzazione dei quattro episodi, diretti da Giovanni Veronesi e ancora in cerca di un attore (Valsecchi vorrebbe Kim Rossi Stuart) dice: «Il motivo per cui mio padre ha vissuto la sua vita così avventurosa è stato non solo quello di seguire il suo istinto, ma anche di essere di ispirazione per qualcuno. Questa fiction è un’idea ambiziosa e speriamo che a mio padre sia resa giustizia».

Tra i nuovi progetti della Taodue c’è anche Il sangue non sbaglia, tratto dal romanzo postumo del capo della polizia Antonio Manganelli: «Non si tratta della biografia di Manganelli – sottolinea lo sceneggiatore Daniele Cesarano – Ma è un giallo su un poliziotto semplice». E sempre di polizia si parla in Squadra mobile, incentrata sulla vita degli agenti che ogni giorno, a Roma, affrontano casi di cronaca, dal femminicidio allo stalking. «La sfida di un poliziesco dopo Distretto di polizia è avvincente – sottolinea Barbara Petronio, sceneggiatrice – Punteremo più al lato emotivo dei personaggi, mettendo a fuoco il privato dei poliziotti, naturalmente con un ritmo molto veloce». Se Dentro la città racconterà la ‘ndrangheta nella Milano della crisi, Il bosco sarà la storia tra mistery e giallo di una ragazza (Giulia Michelini) alle prese con strane morti.

Al cinema tornerà Checco Zalone con Sole a catinelle, mentre per il loro esordio Pio e Amedeo hanno scelto la storia di due amici. «Noi siamo la morte del cinema – hanno scherzato le due ex Iene – Se noi siamo arrivati fin qui, voi attori vi dovete preoccupare seriamente».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt)