Pubblicato il 03/06/2013, 12:32 | Scritto da La Redazione

MIKA DEBUTTA A “X FACTOR”: «STRANO, SONO IL PIÙ SEVERO»

MIKA DEBUTTA A “X FACTOR”: «STRANO, SONO IL PIÙ SEVERO»
«Non so quando ti rivedrò, ma non qui a X Factor. Morgan ti prenderebbe, ma tu canti come mio fratello quando è ubriaco». Parole di Mika, alle audizioni di Genova. Il volto da bravo ragazzo, nemmeno un filo di barba, ma sa essere ispido. Sempre con leggerezza, perché poi sembra quasi si stupisca della sua […]


«Non so quando ti rivedrò, ma non qui a X Factor. Morgan ti prenderebbe, ma tu canti come mio fratello quando è ubriaco». Parole di Mika, alle audizioni di Genova. Il volto da bravo ragazzo, nemmeno un filo di barba, ma sa essere ispido. Sempre con leggerezza, perché poi sembra quasi si stupisca della sua stessa cattiveria, e trova il tatto per dire all’aspirante talento che in realtà canta da cani.

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 27, di Renato Franco.

Giuria al lavoro per la nuova edizione, in onda a settembre su Sky Uno.
Mika debutta a X Factor: «Strano, sono il più severo»
Al via le audizioni. «Cerchiamo l’originalità».

GENOVA «Non so quando ti rivedrò, ma non qui a X Factor. Morgan ti prenderebbe, ma tu canti come mio fratello quando è ubriaco». Il volto da bravo ragazzo, nemmeno un filo di barba, ma sa essere ispido. Sempre con leggerezza, perché poi sembra quasi si stupisca della sua stessa cattiveria, e trova il tatto per dire all’aspirante talento che in realtà canta da cani. Ugole strappate alle manifestazioni di piazza, dove non conta l’intonazione. Ieri e l’altro ieri a Genova le prime audizioni del talent che torna a settembre su Sky Uno. La novità di X Factor è Mika, popstar da 28 milioni di dischi. E parso il più cattivo (anche se Simona Ventura, se deve fare a fette un concorrente, sa affilare le unghie: «Sei sprezzante dell’orrido»). Sarà questa la sua cifra? «Io non sono cattivo – risponde Mika in un italiano migliore di molti italiani -. Sono onesto, dico quello che penso delle performance». Basta poco per capire che nel cambio con Arisa, il talent ci ha guadagnato. «Non mi piace chi tenta di avere forzatamente un approccio più internazionale e fa solo copiature. A volte anche le cose più piccole, una ninna nanna con l’ukulele, fa presagire cose molto più grandi». L’avevano cercato per una versione internazionale di The Voice. Ha scelto l’Italia, «perché da Sanremo in poi c’è una lunga tradizione di talent, mi piace come questo programma non sia controllato dalla produzione. Ogni giorno è una battaglia tra noi e loro». Accanto a Mika, confermati i giudici delle altre due edizioni di Sky, Cattelan a dirigere il traffico sul palco. Simona Ventura è la più pop, quella che capisce meno di musica, ma più di meccanismi televisivi: «Mi sembra che i concorrenti abbiano capito che cerchiamo l’originalità piuttosto che la bravura». Elio è già nel ruolo: «Mi spiace che si parli così tanto di Mika e così poco del fatto che sono senza baffi». Morgan si presenta con un foglietto che spunta dal taschino: P.D., un’ammissione di voto? «Sta per PsicoDramma, la parola chiave di questa edizione. In campo teatrale e cinematografico è importante entrare nel personaggio che si interpreta. Ora voglio applicare all’interpretazione vocale il metodo Stanislavskij». Invita ufficialmente Berlusconi a X Factor: «So che è un fratello, perché anche lui viene dal piano bar. È una delle più grandi voci che ci siano». L’altra sera tanto per non smentirsi «l’unica vera rockstar italiana» (parole sue, con ironia) è arrivato a registrazioni iniziate da due ore. Che si fosse perso nel traffico non ci crede nessuno. «Lo psicodramma parte da me e si estende da me. Era una sceneggiatura: se Morgan non arriva in ritardo non è Morgan».