Pubblicato il 03/06/2013, 11:31 | Scritto da La Redazione

SKY-L’ESPRESSO, PROVE DI ALLEANZA

SKY-L’ESPRESSO, PROVE DI ALLEANZA
Le modalità dell’accordo sarebbero le stesse che hanno portato Repubblica con Feltrinelli a creare la televisione Laeffe. Sul tavolo della trattativa la migrazione di Cielo sul tasto 9 del telecomando al posto di Deejay Tv. Rassegna Stampa: La Stampa, pagina 23, di Paolo Festuccia. Le modalità dell’accordo sarebbero le stesse che hanno portato Repubblica con […]


Le modalità dell’accordo sarebbero le stesse che hanno portato Repubblica con Feltrinelli a creare la televisione Laeffe. Sul tavolo della trattativa la migrazione di Cielo sul tasto 9 del telecomando al posto di Deejay Tv.

Rassegna Stampa: La Stampa, pagina 23, di Paolo Festuccia.

Le modalità dell’accordo sarebbero le stesse che hanno portato Repubblica con Feltrinelli a creare la televisione Laeffe.
Sky-L’Espresso, prove di alleanza
Sul tavolo della trattativa la migrazione di Cielo sul tasto 9 del telecomando al posto di Deejay Tv.
ROMA Se ne era già parlato lo scorso anno. Poi, sia Sky sia il gruppo l’Espresso-La Repubblica smentirono (presunti) accordi tra i due gruppi editoriali per «gestire» il tasto numero 9 del telecomando. Oggi la tentazione è tornata fortissima. Non foss’altro perché dopo la guerra (che comunque ha tenuto fuori la Tv di Murdoch dal telecomando principale), la nuova «pax armistizio» sancita dalle regole varate dall’Agcom potrebbe riaccendere la scintilla tra i due gruppi. Insomma, il matrimonio, alla fine, potrebbe anche celebrarsi. E prova ne sono le riunioni riservatissime che la società pubblicitaria Manzoni (Espresso-Repubblica) sta conducendo in queste settimane per valutare l’impatto dell’intera operazione. Sul tavolo, infatti, c’è la possibilità di far trasmigrare altrove Deejay Tv per lasciare a Cielo (la tv generalista di Sky) l’ambito e remunerativo tasto numero 9. Ma come, tenuto conto che quella posizione (come del resto le altre presenti sul telecomando) non è cedibile su mercato? Con le stesse modalità che hanno messo insieme«Repubblica Tv» e l’editore Feltrinelli nel realizzare «Laeffe» Tv. Un joint-venture, insomma, fortemente proiettata nel mercato della tv generalista. Del resto, non sarebbe la prima volta che tra i due gruppi editoriali si stringono partnership imprenditoriali: era accaduto già con la stessa «Cielo» che tutt’ora trasmette attraverso un canone di locazione proprio con le frequenze del gruppo De Benedetti, ma anche con i canali musicali presenti sulla piattaforma della pay-tv forniti proprio dall’Espresso. Dunque, la mini rivoluzione editoriale sarebbe in dirittura d’arrivo, consentendo così al gruppo Murdoch di penetrare ancora più incisivamente nel mercato della Tv gratuita. Un mercato certamente in crisi d’ascolti e di ricavi pubblicitari ma che proprio dall’operazione «Cielo» (al tasto 9) potrebbe trarre considerevoli risultati grazie al bouquet di film, prime serate, programmi di successo come XFactor, all news di SkyTg24 ma soprattutto grazie al calcio e all’enorme quantità di diritti sportivi che la pay-tv di Murdoch custodisce nel proprio portafoglio. E, infatti, anche alla luce di queste indiscrezioni, meglio si comprendono le ragioni per le quali Sky abbia deciso di comprare i diritti televisivi anche in chiaro per tre anni non solo dei gol della serie A, le Olimpiadi ma anche della Formula 1 e della MotoGp. Ecco, proprio il tesoro dei diritti sportivi in chiaro nella pancia di Sky potrebbe finire preso su «Cielo Tv» (e non alla Rai come accade con alcuni gran premi della Formula 1). Un’operazione, insomma, molto simile per certi versi a quella che vent’anni fa, con l’acquisizione dei diritti del «mundialito» portò le televisioni guidate da Silvio Berlusconi a trasformarsi da operatore locale nel più grande player commerciale italiano. Insomma, la sfida ai nove miliardi di torta pubblicitaria che i maggiori protagonisti del mercato televisivo si contendono è pronta ad infiammarsi con un nuovo competitor del settore. Un competitor che stime alla mano immagina almeno di affiancarsi, in share e ricavi, intorno a quelli di La7. Uno share medio intorno al 3-3,5 per cento che in termini di ricavi economici potrebbe anche significare 200-250milioni di euro.