Pubblicato il 02/06/2013, 14:29 | Scritto da La Redazione

“XFACTOR”, LE AUDIZIONI DI GENOVA: I SOGNI INFRANTI, I RITARDI DI MORGAN E L’ITALIANO DI MIKA.

“XFACTOR”, LE AUDIZIONI DI GENOVA: I SOGNI INFRANTI, I RITARDI DI MORGAN E L’ITALIANO DI MIKA.
Alle audizioni, in onda a settembre su Sky Uno e  che porteranno a scegliere i dodici concorrenti del talent di Sky, TVZOOM c’era. Questo è il racconto di come è andata. Nel 105 Stadium è tutta una X, scenografia, magliette dello staff, t-shirt degli operatori, perché la festa è qui e senza l’XFactor non si […]

Alle audizioni, in onda a settembre su Sky Uno e  che porteranno a scegliere i dodici concorrenti del talent di Sky, TVZOOM c’era. Questo è il racconto di come è andata.

Nel 105 Stadium è tutta una X, scenografia, magliette dello staff, t-shirt degli operatori, perché la festa è qui e senza l’XFactor non si entra. Le audizioni del talent in onda a settembre su SkyUno si sono fermate a Genova, dove per la prima volta si ritrova la giuria, Mika, Elio, Simona Ventura e Morgan. In ritardo anche stavolta. «È bloccato sull’autostrada». Il traffico, il solito problema. Via una sedia al tavolo. Restano in tre. I tempi televisivi non aspettano i Morgan. Nell’attesa c’è da scaldare il pubblico. Prove tecniche di applausi a uso e consumo del piccolo schermo. Ma gli oltre mille del 105 Stadium al primo tentativo vanno male. «Ragazzi, così sembrate Telelombardia alle due di notte».

Dai che si riprova. Il pubblico stavolta c’è, aiutato dal conduttore, Alessandro Cattelan, esperto di applausi, come di buhh, anche quelli sottoposti a dovuta prova per testare l’efficacia mediatica. Sono ormai quasi le sette di sera quando Elio dichiara «ufficialmente aperta questa edizione di XFactor».  Ma qualcosa non va. Mika non ha il ritorno audio. «Il mio problema non è solo con italiano, ora io sono pronti».

Sul palco arriva Stefania Tesoro della provincia di Bari. Non è facile essere la prima. Il pubblico la incoraggia, mentre Elio comincia il solito fuoco di fila di domande. Quanto siete in famiglia? «Io, mia madre, mio padre, la compagna di mio padre, i suoi figli». «Tu parla intanto prendo appunti», sorride Elio, l’ultimo giudice confermato, ma sempre il più applaudito. La ragazza cerca il suo posto nel talent, mentre Morgan è sempre in autostrada.  

La Ventura è raggiante, capelli rossi, vestito tempestato di fiori, scarpe blu. Elio ha optato per scarpe da ginnastica rosse. Mika ha scelto il nero, con strass. Parla come Don Lurio, ma ha una sua perfidia innata. A due giovani rapper dice: «La voce a parte di rap, was missing a little». Traduce la Ventura: «Manca la voce». Loro si giustificano. «Non è il genere che noi facciamo, lui fa pop, io hip hop, questo non era proprio hip hop». Sbotta la Ventura: «Ragazzi questa scusa qua non la tollero, pop, hip pop, pop sua sorella, concetto che poi spiegheranno a Mika, non ci sono scuse, basta».

Non è facile trovare un posto al sole, a XFactor si ride, Mika canta la Canzone Mononota di Elio, ma poi i no fioccano. C’è chi ci resta male. Chi ci spera ancora «tanto i talent sono molti». Poi c’è chi trova la polemica. «Se ci fosse stato Morgan sarebbe andata in maniera diversa, lui mi avrebbe giudicato per come canto, non per come mi vesto». Voleva essere Mengoni, ma non è andata, il giovane ragazzo col ciuffo, le borchie e gli occhi truccati si aggira nel backstage, con l’aria abbattuta. «Non trovo nemmeno la mia valigia, era azzurrina». Gli servirà per il prossimo talent. «Ad Amici comunque avevo già provato».

I sogni infranti sono tanti. I giudici hanno la loro affinità, appena trovano materia prima ci si avventano, la azzannano finché la telecamera non spegne la luce rossa. Così la giovanissima Elisa che vive nel faro di Messina è terreno fertile per Elio. «Ma davvero vivi nel faro? Potevi dirmelo prima». Lei osa, canta il brano sanremese di Chiara, un nome che qui nel regno di XFactor è una sorta di icona irraggiungibile. Nessuno la tocchi.

Ma c’è anche chi per dirla alla Mika «tu canti come mio fratello quando è completamenti ubriaco, però mi piace tui capelli, camicia, scarpe, mi piaci tu feeling e tua presenza, non è cattiva». Ci pensa Elio. «Lorenzo stiamo cercando una popstar finché fai quegli urli lì non possiamo chiamarti». Serafico Lorenzo. «Sono d’accordo». Poi spunta la giovane ragazza adottata, vedova e con una figlia che preferisce il genere country. La bimba sale sul palco abbracciata alla mamma. Lacrime, applausi, presa.

È tempo di fare la pausa. Sono già le dieci di sera. Il pubblico non se l’aspetta, ma quando si ricomincia appare lui Morgan, accolto come un dio. «Genova è la patria della canzone con la “C” maiuscola», annuncia mentre fa il suo ingresso trionfale dalla scala dello Stadium. Delirio, applausi, strilli. Il pubblico lo ha aspettato. Lui è arrivato. È Morgan, signori. Piace per questo.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto, da sinistra, Elio, Simona Ventura e Mika a Genova)