Pubblicato il 01/06/2013, 16:33 | Scritto da La Redazione

“TECHETECHETÈ”: LA TV DEL PASSATO PER ALZARE GLI ASCOLTI NEL VUOTO ESTIVO

“TECHETECHETÈ”: LA TV DEL PASSATO PER ALZARE GLI ASCOLTI NEL VUOTO ESTIVO
Da lunedì alle 20.30 su Rai1 torna il programma costruito con le immagini del passato, tra storiche gag e vecchi spezzoni che hanno fatto il successo della tv di Stato. Si parte con una puntata dedicata all’Italia, per celebrare la festa della repubblica. Una sigla shakerata, destinata, almeno nelle intenzioni, a sostituire il tormentone del […]

Da lunedì alle 20.30 su Rai1 torna il programma costruito con le immagini del passato, tra storiche gag e vecchi spezzoni che hanno fatto il successo della tv di Stato. Si parte con una puntata dedicata all’Italia, per celebrare la festa della repubblica.

Una sigla shakerata, destinata, almeno nelle intenzioni, a sostituire il tormentone del Pulcino Pio, unita alle immagini della tv che fu, quella con la “T” maiuscola «quella che diciamolo onestamente oggi sarebbe,impossibile riproporre». E se a dirlo è il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, c’è da crederci.

Di certo Techetechetè, al via lunedì alle 20.30 per tutta l’estate, ha l’ambizione di replicare il successo dell’anno scorso, visto che nel vuoto estivo è stato il programma più visto. Vero è che non è difficile fare i numeri avendo a disposizione una preziosa miniera con oltre un milione di ore di materiale e celebri spezzoni di servizio pubblico dal 1954 ad oggi.

Nell’impossibilità di cambiare l’impostazione di base di Techetechetè, gli autori hanno comunque cercato una nuova chiave di racconto, così le tre monografie con cui ogni sera si tornava al passato lasceranno il posto a un tema, diverso ogni sera. Qualche esempio? A come America, B come Bacio, C come Canzonissima  fino alla Z come Zucchero, nel senso della leggiadria.

Ovviamente lunedì si comincia con la I di Italia, viste le celebrazioni del 2 giugno per la festa della Repubblica. «La qualità – spiega Leone – premia sempre. Il pubblico apprezza la tv del passato perché riconosce una televisione di altissimo livello, i programmi erano scritti da grandissimi autori e in una Rai che non conosceva ancora la concorrenza arrivavano autentici giganti, nessuno si sottraeva, da Totò ad Alberto Sordi, da Mina a Corrado e tantissimi altri». Gli accostamenti tra personaggi saranno vari e audaci, unendo figure della cultura come Ignazio Silone a icone dell’intrattenimento come la Carrà, politici come Giorgio Almirante a simboli della satira come Luciana Littizzetto, passando per Berlinguer e Fiorello.

Quanto alla sigla, il cosiddetto TecheShake è un mix tra il Tuca Tuca di Raffaella Carra’ (1971), il Geghegè di Rita Pavone (1965), il Testa Spalla di Don Lurio (1973) e il Cicale di Heather Parisi (1981). Nelle intenzioni vuol essere la risposta della tv pubblica all’Harlem Shake, lo stile che sta spopolando sulla Rete. Ideato da Eleonora Paterniti e Enzo Campagnoli con il coinvolgimento di Pasquale Panella il TecheShake estrapola e ricolloca tutto, nello stile del programma, dalla sezione fiati del rhythm and blues alle citazioni pop, alle arie operistiche, fino al nitrito del Cavallo Rai di Viale Mazzini. Basterà?

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto la locandina di Techetechetè)