Pubblicato il 24/05/2013, 17:30 | Scritto da La Redazione

L’INIZIATIVA DEL TG2 PER PARLARE DEGLI EMARGINATI SI CHIAMA “INVISIBILI”, PROPRIO COME IL PROGRAMMA DI MARCO BERRY DEL 2003

Il servizio pubblico sceglie Assisi per presentare la campagna del Tg2, in onda tutti i giorni fino a fine giugno, dedicata ai più deboli. Alla conferenza stampa arrivano il direttore generale della Rai e il direttore del Tg2 e salutano questa iniziativa come qualcosa di innovativo. Anche se Berry ci aveva già pensato dieci anni fa.

La Rai sceglie Assisi come luogo simbolo per presentare Invisibili, la campagna del Tg2 dedicata a quella fetta di popolazione che vive ai margini della società. In onda ogni giorno all’interno del telegiornale diretto da Marcello Masi, Invisibili si soffermerà ogni volta su una storia diversa per accendere i riflettori sul lato povero della società. Un’iniziativa lodevole, certamente, a cui il custode del

Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, dà «un valore altamente simbolico» e che per il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi «serve a dimostrare l’attenzione della Rai sulla parte più debole della popolazione, la parte di cui non si parla mai».

Forse non ricordano, entrambi, che il primo a chiamare e a dedicare un programma agli Invisibili, nel lontano 2003, è stato Marco Berry, l’ex Iena pronta a passare notti intere tra barboni e senza tetto per dimostrare agli spettatori di Italia 1 la vita di chi una televisione non ce l’ha.

Va benissimo che anche il Tg2 se ne occupi, ma che venga salutata come una novità assoluta nel panorama catodico, magari no. «La Rai deve scendere tra la gente e deve anche utilizzare tutte le sue strutture sul territorio per essere presente e raccontare le storie che si verificano – insiste Gubitosi – Questa partita dal Tg2 ma che si estende a tutta la Rai è un’altra iniziativa importante del servizio pubblico che si aggiunge a quella sulla legalità cui abbiamo partecipato ieri a Palermo. Ce ne sarà una contro la violenza sulle donne tra qualche giorno».

La nuova Rai attenta più al sociale che al reality (sempre che Valeria Marini non si risposi) deve ripartire dai suoi stessi telegiornali, almeno così sogna Gubitosi, unito, con Il presidente Anna Maria Tarantola, nella ricerca del palinsesto perfetto. Eliminata Miss Italia, ora si va in trasferta nei luoghi simbolo come Palermo e Assisi, per presentare iniziative sociali degne di un qualsiasi servizio pubblico. In questo filone si inserisce anche la campagna sulla burocrazia, in onda sempre al’interno del Tg2, tutti i giorni fino alla fine del prossimo giugno. «Saranno storie non solo di denunce – ha spiegato Masi – ma anche di risposte e storie di chi ogni giorno vive combattendo questa malattia tutta

Italiana. La scelta di una conferenza stampa ad Assisi sugli

invisibili e su uno dei mali italiani, la burocrazia non è casuale: abbiamo scelto la città di San Francesco, uomo-simbolo del riscatto di chi non ha voce, paladino di una scelta di vita che ha in sé coerenza e dignità».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il logo del Tg2)