Pubblicato il 21/05/2013, 14:31 | Scritto da La Redazione

GUBITOSI-MINOLI: SI INCONTRANO A VIALE MAZZINI E SI IGNORANO, COSÌ IL DUELLO PROSEGUE SUI GIORNALI

L’occasione è la conferenza stampa del nuovo programma economico “2Next – Economia e futuro”, condotto da Annalisa Buchi, giornalista della vecchia squadra di Minoli. I due si ignorano, ma entrambi parlano con la stampa. Questo è quello che ci hanno detto.

Il direttore generale Luigi Gubitosi è al tavolo della conferenza stampa per presentare il nuovo programma di economia di Raidue 2Next – Economia e futuro. A cinque metri da lui, seduto tra i giornalisti c’è Giovanni Minoli, arrivato per dare la sua benedizione alla conduttrice di 2Next – Economia e futuro Annalisa Bruchi, giornalista della sua vecchia squadra. I due si ignorano. Eppure la diatriba è su tutti i giornali. Minoli accusa Gubitosi di averlo depennato dai palinsesti con la sua Storia siamo noi senza un motivo valido. Gubitosi replica secco: «Gli è scaduto il contratto».

Ora sono lì uno di fronte all’altro, ma non si rivolgono né uno sguardo, né una parola. Persino quando un giornalista si alza e chiede a Gubitosi di fronte a tutta la platea, Minoli compreso: «Ci può dire come stanno le cose?», la replica è serafica: «Non mi sembra carino parlare di queste cose in una conferenza stampa dedicata a un’altra trasmissione».

Vecchie pratiche aziendali, arcinote.

Non resta che aspettare la fine dell’incontro stampa ed eccoci al cospetto dell’imperturbabile direttore generale Rai.

«Su Minoli e La storia siamo noi ho già dato la posizione dell’azienda ai giornali, avete domande più specifiche?»

Capire come stanno le cose…

«Il contratto di Minoli è scaduto. La Rai ha un canale che si occupa di Storia e un direttore che fa altrettanto, La storia siamo noi si farà ancora. E comunque non mi piace inserirmi in polemiche».

Ma La storia siamo noi è in palinsesto?

«I palinsesti devono ancora essere completati, quando lo saranno lo saprete. Da parte dei giornali leggo questa volontà di fare polemiche che mi sembra abbastanza inutile».

Bene, allora cambiamo argomento. Sanremo e Fazio l’accordo c’è?

«Confesso che ho grandissima stima nei confronti dei conduttori della scorsa edizione, ma se parlate di accordo, non c’è ancora. Mi auguro che Fazio continui a fare grandi cose per la Rai, spero che il messaggio gli arrivi chiaro».

La pratica Mauro Mazza, che ha vinto il ricorso e deve essere reintegrato in Rai?

«No sono pratiche sono persone. Abbiamo ricevuto il provvedimento del giudice e lo stiamo esaminando perché è inusuale. Il giudice sostanzialmente dice che in quanto direttore di Rai1 Mazza ha esercitato funzioni dirigenziali. Noi, invece, gli abbiamo fatto tre proposte sulla base del contratto giornalistico, ovvero con l’articolo 11, ma il giudice dice che a livello apicale quell’articolo si applica alle testate non agli incarichi dirigenziali. Stiamo cercando di capire come procedere. Ora scusate vi saluto».

Minoli è lì dietro, sta aspettando il suo turno.

«Quindi ha chiarito la posizione della Rai? », chiede ai giornalisti.

Mica tanto….

«Il problema è che è sbagliato dire cose che non corrispondono al vero. Il mio contratto è scaduto? E’ vero, quello da direttore sì, ma io sono un autore e un conduttore, a meno che non ci sia un ostracismo nei miei confronti».

Ma Gubitosi vuol tagliare con gli esterni Rai…

«Ce ne sono tanti di esterni che lavorano in Rai, anzi quasi tutti, dalla Venier a Floris, senza contare quello che apre i pacchi…»

Ma Gubitosi dice…

«Guardate un direttore generale ha il diritto di fare come gli pare, basta che sia chiaro. Il mio contratto scade il 30 maggio, La storia siamo noi finisce a giugno, per un solo mese in più avevo chiesto un solo euro, ma niente. Il direttore generale faccia quel che vuole, ma senza usare argomenti laterali».

Peccato erano a pochi metri l’uno dall’altro, potevano anche parlarsi. Ma così funzionano le cose a Viale Mazzini.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto tratta da Dagospia, da sinistra, Giovanni Minoli e Luigi Gubitosi)