Pubblicato il 10/05/2013, 09:32 | Scritto da La Redazione

L’ANTITRUST: «MONDIALI E CHAMPIONS, SKY È A POSTO»

L’ANTITRUST: «MONDIALI E CHAMPIONS, SKY È A POSTO»
Non sussistono le condizioni per contestare a Sky un abuso di posizione dominante relativamente all’acquisizione dei diritti tv per gli incontri di Champions League, nelle stagioni dal 2012 al 2015, e per la trasmissione dei Mondiali di calcio 2010 e 2014. Lo ha deciso l’Antitrust chiudendo l’istruttoria avviata nel novembre 2010. Rassegna Stampa: Il Mattino, […]

Non sussistono le condizioni per contestare a Sky un abuso di posizione dominante relativamente all’acquisizione dei diritti tv per gli incontri di Champions League, nelle stagioni dal 2012 al 2015, e per la trasmissione dei Mondiali di calcio 2010 e 2014. Lo ha deciso l’Antitrust chiudendo l’istruttoria avviata nel novembre 2010.

Rassegna Stampa: Il Mattino, pagina 30.

I diritti tv

L’Antitrust: «Mondiali e Champions Sky è a posto»

ROMA. Non sussistono le condizioni per contestare a Sky un abuso di posizione dominante relativamente all’acquisizione dei diritti tv per gli incontri di Champions League, nelle stagioni dal 2012 al 2015, e per la trasmissione dei Mondiali di calcio 2010 e 2014. Lo ha deciso l’Antitrust chiudendo l’istruttoria avviata nel novembre 2010. L’istruttoria ricorda l’Autorità era stata avviata nei confronti di Sky nel novembre 2010 sui diritti tv per i Mondiali ed estesa nel luglio 2011 all’acquisizione dei diritti tv per la Uefa Champions League per le stagioni 2012-2015. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in particolare: per la Champions è emerso che l’acquisizione in esclusiva per tutte le piattaforme trasmissive dei relativi diritti per le stagioni 2012-2015 è derivata da un confronto competitivo tra gli operatori televisivi, nell’ambito di una procedura che prevedeva l’assegnazione secondo un approccio a piattaforma neutrale, ossia con pacchetti di diritti trasmissivi esercitabili su tutte le piattaforme televisive. Dopo l’ampliamento dell’istruttoria deliberato dall’Antitrust, Sky – argomenta l’Autorità – ha inoltre sub-licenziato i diritti audiovisivi relativi alla Champions, con l’approvazione dell’Uefa, all’unico concorrente nella pay-tv, Rti, per due delle tre stagioni da essa detenute (2012-13 e 2013-14). Pertanto, la totalità dei diritti trasmissivi relativi a tale competizione è attualmente disponibile in modalità a pagamento sia su piattaforma Dtt che su piattaforma satellitare, ferma restando la trasmissione in chiaro del miglior incontro del mercoledì da parte di Rti. Non c’è inoltre ragione di escludere la possibilità che i due operatori giungano a un accordo perla sub-licenza dei diritti di trasmissione anche in relazione alla terza stagione. Per i Mondiali di calcio 2010 e 2014 prosegue la nota dell’Autorità gli elementi acquisiti nel corso dell’istruttoria non sono sufficienti a dimostrare che la detenzione in esclusiva da parte di Sky dei diritti di trasmissione Tv sia idonea a rappresentare un ostacolo effettivo alla concorrenza di altri operatori. Pur essendo un contenuto particolarmente attrattivo, i Mondiali di calcio si svolgono infatti in un breve arco temporale ogni 4 anni. Inoltre, la visione in chiaro dei principali incontri di tale competizione è assicurata da una direttiva comunitaria.