Pubblicato il 04/05/2013, 10:33 | Scritto da La Redazione

GIRO D’ITALIA: UNA SFIDA A DUE PER LA MAGLIA ROSA

Parte oggi alle 14 la grande corsa a tappe da Napoli. Favoriti il vincitore del Tour 2012, Bradley Wiggins, e l’italiano Vincenzo Nibali.

Rassegna stampa: Sky Seven Days, dal 3 al 9 maggio, di Giovanni Bruno.

Il baronetto e lo squalo

Wiggins-Nibali: il duello che infiammerà il Giro 2013. E occhio al canadese Hesjedal.

È un bel Giro. Sono quei giri che ti aspetti spettacolo ogni giorno: gli ingredienti ci sono tutti. Ecco quindi Napoli che ti accoglie, dopo il trionfo di pubblico ed organizzativo delle World Series di vela, tra il Vomero e Mergellina con il suo lungomare per poi imbarcarsi nella prima cronosquadre nella vicina Ischia. È già spettacolo e giochi con i panorami mozzafiato per ripercorrere la nostra penisola nel sud, per poi risalire tra mille fatiche ed imprevisti nel duro e terribile nord alpino. Sarà il vallonato prima della lunga cronometro di Gabbice o lo Jaffreau di Bardonecchia o ancora Gavia e Stelvio oppure le tre cime di Lavaredo ad essere la “tappa” chiave? Impossibile dirlo, tutto troppo incerto, poco scontato e meravigliosamente attraente.

Unica cosa certa è che c’è un baronetto, un Sir, già vincitore del tour de France che si è messo in testa di vincere anche il Giro e questo signore di altri tempi si chiama Bradley Wiggins. Appassionato di musica, abbigliato anni sessanta modello moods con basettoni incorporati, collezionista di lambrette, ha classe da vendere e le quattro medaglie d’oro olimpiche, tra pista e strada, lo testimoniano. È lui il personaggio e con lui la sua squadra lo SkyTeam, una macchia nera con intarsi di light blue, celeste, che in questi anni abbiamo visto solo in testa in tutte le corse a tappe, un bel biglietto da visita.

Il peso italiano per contrastare lo straniero è tutto sulle spalle dell’attesissimo Vincenzo Nibali lo “squalo” di Messina. Una buona squadra, l’Astana, una buona condizione (ha vinto il Giro del Trentino), una grande voglia di essere il numero uno. Attenzione poi al vincitore dello scorso anno: il canadese Hesjedal, un lungagnone che si è reinventato anche in salita e poi le possibili sorprese tipo Gesink o Scarponi. Purtroppo non sarà al via un già vincitore del Giro, Ivan Basso, fermato da un ascesso perineale che non gli permette di stare in sella. Ora tocca alla prima volata, alla prima maglia rosa e alle prime emozioni, è sempre così: lo aspetti tanto finché arriva, il bel Giro.

 

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(Nella foto un’immagine del Giro d’Italia 2012)