Pubblicato il 03/05/2013, 11:02 | Scritto da La Redazione

AUDITEL RILEVERÀ PURE LA TV ONLINE

AUDITEL RILEVERÀ PURE LA TV ONLINE
Auditel inseguirà futuro inseguirà i contenuti anche fuori dallo schermo televisivo, conterà lo spettatore al di là che sia davanti al tv, al pc o a qualsiasi altro schermo, dal tablet allo smarpthone. E l’Italia non è affatto indietro rispetto agli Usa dove Nielsen ha appena annunciato un progetto pilota per rilevare i programmi televisivi […]


Auditel inseguirà futuro inseguirà i contenuti anche fuori dallo schermo televisivo, conterà lo spettatore al di là che sia davanti al tv, al pc o a qualsiasi altro schermo, dal tablet allo smarpthone. E l’Italia non è affatto indietro rispetto agli Usa dove Nielsen ha appena annunciato un progetto pilota per rilevare i programmi televisivi anche sul web.

Rassegna Stampa: Italia Oggi, pagina 22, di Andrea Secchi.

Non solo televisore. Lavori per un’audience unica anche da pc, tablet e smartphone.
Auditel rileverà pure la tv online
Pancini: inseguiamo i contenuti dove si presentano.

Auditel inseguirà futuro inseguirà i contenuti anche fuori dallo schermo televisivo, conterà lo spettatore al di là che sia davanti al tv, al pc o a qualsiasi altro schermo, dal tablet allo smarpthone. E l’Italia non è affatto indietro rispetto agli Usa dove Nielsen ha appena annunciato un progetto pilota per rilevare i programmi televisivi anche sul web. Per arrivare a contare il «telespettatore unico» o l’utente unico che si sposta da uno schermo all’altro ma è sempre lui occorre però molto lavoro e un dialogo fra chi fa una e l’altra rilevazione (Auditel e Audiweb), che per ora non si è ancora avviato. «Noi abbiamo un’agenda del futuro sulla quale ha lavorato il cda di Auditel con una commissione specifica, e già da prima il comitato tecnico», racconta Walter Pancini, direttore generale dell’Audaci. «Oggi dobbiamo inseguire i contenuti dove si presentano, abbiamo già avviato un progetto che permette di andare a riprendere gli ascolti conseguiti laddove siano stati consumati, a partire dal pc. La sfida, poi, sarà vedere cosa succede sui tablet, sugli smartphone. La politica di Auditel è di indagare anche quando il contenuto televisivo dilaga al di fuori dello schermo tv». Per questo la società di rilevazione degli ascolti ha già cominciato un lavoro con Nielsen, «ma il Comitato tecnico sta facendo anche una ricognizione a livello europeo per vedere cosa hanno messo in campo gli altri istituti: tutti siamo di fronte agli stessi nodi». La misurazione dei video sul web sta diventando molto importante. Lo studio Screen pubblicato ieri dall’Agcom sostiene che entro il 2015 metà del traffico internet sarà costituito da video. In Italia l’Audiweb ha già cominciato a diffondere i dati, anche se gli editori che hanno aderito sono ancora pochi. Si registra il numero degli utenti unici che hanno visto video del sito, gli stream (ossia i video visti), il tempo trascorso. Non tutti gli editori hanno però aderito: «Siamo partiti con una logica sperimentale, con i primi editori che hanno aderito», spiega Enrico Gasperini, presidente dell’Audiweb, «l’obiettivo è di allargare la rilevazione all’intero mercato. Nella ricerca sui video riusciamo a tracciare i minuti di visione dell’utente di ciascun singolo video, non solo che il contenuto è stato guardato, ma riusciamo a consegnare al mercato dati simili a quelli che già hanno per la tv». Anche nel caso italiano, come in quello americano, mancano le rilevazioni da mobile, che stanno diventando sempre più importanti. «Ma noi siamo quasi pronti, ci arriveremo a breve», assicura Gasperini. Insomma, per avere l’audience totale la tecnologia c’è o si sta approntando, quello che manca è il passo successivo, la possibilità di contare le singole teste che ora vedono la tv in salotto, subito dopo negli altri schermi che hanno a disposizione. «Con Audiweb, pur essendo mondi separati, abbiamo dialogato», dice Pancini. «La mission però è diversa dalla nostra: loro sono interessati al mondo dei click, del transito in generale sul mondo web, più ampio. Noi a tracciare i singoli contenuti. A noi serve ricomprendere nell’audience tv anche quella che si vede sul web e ci arriveremo. Non ci siamo posti il problema della frammentazione estrema dei video che si trovano online, per la pianificazione televisiva non è fondamentale».