Pubblicato il 03/05/2013, 09:34 | Scritto da La Redazione

MORTO CATALANO, RE DEGLI AFORISMI DI “QUELLI DELLA NOTTE”

MORTO CATALANO, RE DEGLI AFORISMI DI “QUELLI DELLA NOTTE”
È morto mercoledì notte ad Amelia (Terni), dopo una lunga malattia, Massimo Catalano, jazzista e viveur, tra i protagonisti del programma Quelli della notte (RaiDue 1985) di Renzo Arbore. Aveva 77 anni. Nato a Roma nel 1936, fu un buon trombettista ma arrivò alla notorietà grazie alla tv, grazie ai suoi aforismi e alle frasi […]

È morto mercoledì notte ad Amelia (Terni), dopo una lunga malattia, Massimo Catalano, jazzista e viveur, tra i protagonisti del programma Quelli della notte (RaiDue 1985) di Renzo Arbore. Aveva 77 anni. Nato a Roma nel 1936, fu un buon trombettista ma arrivò alla notorietà grazie alla tv, grazie ai suoi aforismi e alle frasi lapalissiane.

Rassegna Stampa: La Repubblica, pagina 43.

Morto Catalano, il re degli aforismi di “Quelli della notte”

ROMA È morto mercoledì notte ad Amelia (Terni), dopo una lunga malattia, Massimo Catalano, jazzista e viveur, tra i protagonisti del programma Quelli della notte (RaiDue 1985) di Renzo Arbore. Aveva 77 anni. Nato a Roma nel 1936, fu un buon trombettista ma arrivò alla notorietà grazie alla tv, grazie ai suoi aforismi e alle frasi lapalissiane. Tra queste: «È molto meglio essere giovani, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati». Renzo Arbore, che lo aveva scoperto, ricorda commosso l’amico musicista («Entrambi venivamo dal jazz tradizionale e quando sono venuto a Roma abbiamo suonato insieme») che giocava a fare il viveur in televisione: «Rimarrà nel nostro lessico, resta il re della banalità». Infatti, per un lungo periodo la parola “catalanità” fu sinonimo di “lapalissiano”. Anche Nino Frassica ricorda con affetto Catalano: «Massimo era la simpatia in persona anche fuori scena.. Con lui il divertimento era assicurato e continuo».