Pubblicato il 02/05/2013, 12:28 | Scritto da La Redazione

SEXY LUCILLA AGOSTI: «MI SPOGLIAVO A PARIGI NEI LOCALI DI BURLESQUE»

SEXY LUCILLA AGOSTI: «MI SPOGLIAVO A PARIGI NEI LOCALI DI BURLESQUE»
Dopo, il boom di «Mistero», la conduttrice si svela a «Oggi». «Facevo show ironici, alla Dita Von Teese», racconta la Agosti «E ho anche fatto la cassiera in un sex shop». Ora è mamma felice di Cleo: «Voglio altri due figli», dice. Ma non parlatele di matrimonio… Rassegna Stampa: Oggi, pagina 96/97, di Dea Verna. […]

Dopo, il boom di «Mistero», la conduttrice si svela a «Oggi». «Facevo show ironici, alla Dita Von Teese», racconta la Agosti «E ho anche fatto la cassiera in un sex shop». Ora è mamma felice di Cleo: «Voglio altri due figli», dice. Ma non parlatele di matrimonio…

Rassegna Stampa: Oggi, pagina 96/97, di Dea Verna.

Ragazze Toste: dopo, il boom di «Mistero», la conduttrice si svela a «Oggi».

SEXY LUCILLA «MI SPOGLIAVO A PARIGI NEI LOCALI DI BURLESQUE»

«FACEVO SHOW IRONICI, ALLA DITA VON TEESE», RACCONTA LA AGOSTI «E HO ANCHE FATTO LA CASSIERA IN UN SEX SHOP». ORA È MAMMA FELICE DI CLEO: «VOGLIO ALTRI DUE FIGLI», DICE. MA NON PARLATELE DI MATRIMONIO…

L’abbiamo conosciuta e amata grazie a Distretto di Polizia. Ora ha fatto centro come conduttrice e inviata di Mistero, il programma culi di Italia 1. Ma l’avreste mai detto che Lucilla Agosti, oggi radiosa mamma di Cleo, 2 anni, è stata una Dita Von Teese ante litteram? «Tutto risale al mio periodo bohémien parigino», ci racconta lei, divertita. «Avevo vent’anni, non lavoravo ancora in televisione ed ero a Parigi per frequentare uno stage di teatro e danza. Il fidanzato di un’amica mi ha chiesto di fare uno spettacolo nel suo locale, e ho pensato: “Perché no?”».
Erano spettacoli di strip-tease?
«Sì, ma non pensate a nulla di torbido! Erano show di burlesque, ironici e divertenti. Ballavo e mi spogliavo a ritmo di musica Anni 60, con classici come Sugar Pie. Honey Bunch. Mi sono divertita molto. Allora il burlesque non andava di moda, avessi continuato forse ora sarei ricca come Dita Von Teese (ride)».
Ne ha un ricordo positivo?
«Sì, mi è servito molto per il lavoro. Perché dopo che ti sei spogliata davanti a una platea di estranei, pensi: “Beh, ma ora di che cosa mi devo vergognare?”».

È stata la sua unica esperienza trasgressiva?
«No. Sempre quando ero a Parigi, ho fatto anche la cassiera in un sex shop».

Non si è fatta mancare nulla…
«È andata così: una delle dipendenti si era ammalata e io l’ho sostituita. È buffo, alla fine è un po’ come fare la cassiera al supermercato. Puoi trovarti in situazioni divertenti, come quando arriva il classico gruppo di ragazze che deve fare il regalo scherzoso per un addio al nubilato. Ma anche un po’ tristi, perché vedi molti uomini soli. Purtroppo, capita anche il cliente che pensa che, solo perché sei lì, sei disposta a fare un servizietto extra. Per fortuna non mi è mai successo nulla di sgradevole. Guardate, però, che ho fatto anche lavori normalissimi, dalla cameriera all’aiuto cuoca, e pure la clown alle feste dei bambini!».
Ora però si gode il successo di Mistero.
«Sì, ha un seguito pazzesco. Forse perché è un programma che ha un modo semplice e comprensibile per spiegare cose poco comprensibili. Penso che torneremo anche l’anno prossimo, speriamo!».
Mai avuto esperienze strane, paranormali?
«Ho avuto una nonna particolare: non voleva entrare negli edifici del 1600, diceva che sentiva la schiena bruciare. Pensava di avere avuto una vita precedente in cui, forse, era morta male. Era molto eccentrica: il 2 novembre, apparecchiava la tavola per i morti. Io ero piccola, ma lei mi raccontava tutto».
E tu invece che mamma sei?
«Molto serena, libera. Non sono terrorizzata dall’essere mamma. E per fortuna ho una bimba allegra, che mangia e dorme».
Pronta a fare il bis?
«Ne voglio almeno altri due, come minimo! Ho voglia di avere la pancia, di partorire».

E al matrimonio ci pensa?
«No, è una decisione che non ho il coraggio di prendere. Spero che la storia con il mio compagno (Andrea Romiti, lavora nel mondo della finanza. ndr) vada avanti, però la parola “per sempre” mi mette ansia. O per lo meno, mi mette ansia giurarlo prima. Come se poi non si dovesse più lottare per stare insieme. Magari è una questione di immaturità, magari cambierò idea. Però mi sento forte così. Da sposata, mi sentirei più fragile».