Pubblicato il 22/04/2013, 11:34 | Scritto da La Redazione

LEONARDO DA VINCI, TRA SESSO E POTERE

LEONARDO DA VINCI, TRA SESSO E POTERE
Un genio consapevole del proprio talento costretto a lottare contro un mondo che ne teme la grandezza. È la liberissima versione della vita del grande genio che Fox manda in onda stasera, alle 21.50 a poco più di una settimana di distanza dalla prima americana sul canale via cavo Starz. Rassegna Stampa: Il Fatto Quotidiano, […]

Un genio consapevole del proprio talento costretto a lottare contro un mondo che ne teme la grandezza. È la liberissima versione della vita del grande genio che Fox manda in onda stasera, alle 21.50 a poco più di una settimana di distanza dalla prima americana sul canale via cavo Starz.

Rassegna Stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 20, di Luca Raimondo.

Leonardo tra sesso e potere

 

LEONARDO DA VINCI è giovane, si muove e parla frenetico come fosse perennemente sotto cocaina (e qualche allucinogeno lo prende, scopriremo presto) e sembra una via di mezzo tra lo Sherlock Holmes di Robert Downey jr. e una specie di supereroe; un genio consapevole del proprio talento costretto a lottare contro un mondo che ne teme la grandezza. È la liberissima versione della vita del grande genio che Fox manda in onda stasera, alle 21.50 a poco più di una settimana di distanza dalla prima americana sul canale via cavo Starz. Il Rinascimento nel quale si muove Leonardo somiglia più ai mondi pre-medioevali che fanno spesso da sfondo ai fantasy oggi tanto di moda (Game of Thrones su tutti), tra intrighi, sesso, potere, morte e un tocco di soprannaturale. Ma in questo caso tutto si svolge nella Firenze della seconda metà del Quattrocento, tra personaggi storici riveduti in chiave quasi fumettistica. Non è un caso che il creatore della serie sia David S. Goyer: celebre per le sceneggiature dei Batman di Christopher Nolan, sempre a cavallo tra il mondo del cinema, della fiction televisiva e dei fumetti. Ed è proprio nell’idea fumettistica del reboot, la riscrittura aggiornata degli eroi più popolari, che probabilmente nasce l’idea un po’ folle, ma tutto sommato affascinante, di immaginare un Leonardo Da Vinci anni luce da quello di Renato Castellani con Philippe Leroy degli anni ’70, in un Rinascimento lontanissimo dalla verità storica.