Pubblicato il 19/04/2013, 11:00 | Scritto da La Redazione

GP BARHAIN: WEEK END NEL DESERTO CON DIRETTE SU SKY

Finalmente il fuso orario evita alzatacce per tifare Ferrari e Alonso, con una serie di dirette e contenuti esclusivi sul canale dedicato alla Formula uno della pay tv satellitare.

Alonso sfida il deserto

Il GP del Bahrain in diretta esclusiva solo su Sky Sport F1 HD tra caldo, sceicchi e curve da brivido. 

Rassegna stampa: Sky Seven Days, settimana dal 12 al 18 aprile, di Marco Enzo Venturini.

La pista lunga 5.412 metri, le 15 curve che si distinguono nettamente, il caldo torrido che fa da cornice a una weekend che si preannuncia rovente. Visto dall’alto il circuito di Sakhir, dove domenica si corre la quarta tappa del Mondiale di Formula 1, è ancora più maestoso e colpisce per geometrie e sinuosità. Una vera e propria “cattedrale nel deserto” voluta dal Principe Salman bin Hamand Al Khalifa, presidente onorario della Bahrain Motor Federation, costruita alla periferia meridionale della suggestiva capitale Manama. Si riaccendono i motori: è tutto pronto per il Gran Premio del Barhain.
Si parte giovedì alle ore 14, con la conferenza stampa dei piloti e un giro nel paddok. Poi si scende in pista venerdì, con due sessioni di prove libere, alle ore 9 e alle ore 13. Ultime prove libere al sabato alle ore 10, prima del grande spettacolo delle qualifiche a partire dalle 13. Domenica poi il via della gara, con partenza alle ore 14, per un weekend a 300 km/h che solo Sky Sport F1 HD trasmetterà in diretta esclusiva, dal primo all’ultimo adrenalinico istante. 

Si torna a correre dopo il successo del Cavallino Rampante in Cina. Fernando Alonso è tornato sul gradino più alto del podio dopo un’attesa di 12 gare e con una prestazione da urlo.

Ma il pilota si mantiene cauto: «In Bahrain sarà diverso. È una pista dalle caratteristiche particolari, potremmo incontrare qualche difficoltà in più, anche se quest’anno siamo sempre stati da podio». Tra le dune di Sakhir (30 km a sud di Manama) la Ferrari versione 2012 naufragò tra mille difficoltà, proprio mentre le Lotus di Raikkonen e Grosjean, favoritissime anche quest’anno, sbocciavano alle spalle del vincitore Vettel.

 Qui la Red Bull non parte favorita, anzi. Sul tracciato costruito in mezzo al deserto, la Ferrari ha vinto quattro volte, contro il solo trionfo del 2012 della scuderia rivale. La prima edizione (2004) andò a Schumacher, per due anni di fila (2007-2008) si impose Massa. Ma Sakhir è un vero e proprio feudo di Fernando Alonso, primo al traguardo in ben tre edizioni su otto. Da ricordare il successo del 2010, ottenuto all’esordio con il team di Maranello.

Festeggiato senza champagne: in Bahrain, Paese di matrice islamica, i piloti sul podio celebrano con il Waard, un’acqua di rose analcoolica. Si corre di giorno (a differenza dell’altra corsa esotica di Abu Dhabi, appuntamento di novembre con corsa al tramonto) con il forte rischio di temperature elevatissime in pista. Ma la sabbia desertica non preoccupa: da sempre viene trattata con uno spray adesivo per impedire che si sollevi e che crei problemi a piloti e mezzi. Qualche grattacapo in più per la situazione politica del Paese: le sommosse della Primavera Araba costrinsero la FIA a non disputare la corsa del 2011. Anche negli anni successivi il clima intorno a questa corsa si è sempre mantenuto incandescente.



Su Sky rombano anche i motori della Indycar. Dopo le prime due corse a St. Petersburg e Birmingham, infatti, gli eroi americani delle vetture a ruote scoperte fanno scalo a Long Beach, con il campione uscente Ryan Hunter-Reay appena tornato alla vittoria. Appuntamento domenica 21 alle ore 22.30 su Sky Sport 2.

 

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(Nella foto un momento del Gran Premio del Bahrain del 2012)