Pubblicato il 18/04/2013, 17:34 | Scritto da La Redazione

IL PICCOLO REGNO DI “BEN E HOLLY”, UN CARTONE ANIMATO CHE MOSTRA TUTTA LA FORZA DELLA FEMMINA ALFA SUL MASCHIO OMEGA

IL PICCOLO REGNO DI “BEN E HOLLY”, UN CARTONE ANIMATO CHE MOSTRA TUTTA LA FORZA DELLA FEMMINA ALFA SUL MASCHIO OMEGA
Il cartone in onda su Rai Yo Yo racconta la vita di un elfo e della sua amica fata. Ovviamente tra i due è sempre lei ad avere la meglio, a vivere nel lusso e ad avere la bacchetta magica. Femmine contro maschi, è solo l’inizio.  Il piccolo regno di Ben e Holly ha in […]

Il cartone in onda su Rai Yo Yo racconta la vita di un elfo e della sua amica fata. Ovviamente tra i due è sempre lei ad avere la meglio, a vivere nel lusso e ad avere la bacchetta magica. Femmine contro maschi, è solo l’inizio. 

Il piccolo regno di Ben e Holly ha in sé tutte le premesse del mondo che verrà. Mi spiego. Il cartone animato, in onda su Rai Yo Yo, racconta la vita del paese di fiaba in cui vivono i due amici Ben, l’elfo, e Holly, la fatina. Lui vive in una casa normale. Lei in un castello. Lui ha un padre che per vivere lavora. Lei ha un padre che fa il re. Lui si aggira per i boschi da solo, abbandonato a se stesso e alle cure dell’amichetta Holly. Lei ha una super tata wonder woman che la salva in ogni situazione. Lui gira con in mano un corno da suonare all’occorrenza, così, tanto per far rumore. Lei ha in mano una bacchetta magica, con cui fare incantesimi e scherzetti vari.

Tutto ciò premesso, appare evidente che in questo cartone, che comunque piace molto ai piccoli, c’è tutto ciò che serve per istigare le bambine a massacrare i loro giovani amici maschi. I quali, pur avendo spesso la stessa età, non hanno lo stesso cervello sopraffine. E il povero Ben, bambino bruttino con le sue orecchie a punta (d’altronde è un elfo, mica è colpa sua) è l’emblema di questo mondo infantile che va alla rovescia, dove il maschio non è l’alfa, ma l’omega. Holly può fare qualsiasi cosa, è la classica ragazzina, con vocetta adeguata, che se ne va in giro per i boschi a svolazzare con le sue ali di fata (già, dimenticavo, ha anche quelle), Ben è il succube, l’amico un po’ sfigato, quello che “poverino mica è colpa sua”. Ovvero un idiota. Concetto che per le bambine dai sei anni in su si estende all’intero universo mondo maschile. Tranne il papà, che però è incapace a fare la coda, la treccia, a mettere lo smalto, a trovare il verso giusto delle calze, a scovare nei cassetti le magliette estive, a mettere il balsamo, spazzolare e soprattutto a capire con chi sta Violetta.

Ma torniamo a Ben e Holly. Terminato il pomeriggio di svago nel basco, i due amici se ne tornano a casa sua, lei nel castello incantato, lui in una specie di grotta. Non vogliamo battere sempre sullo stesso tasto, ma solo avvisare i creativi che questi piccoli particolari irrilevanti per un essere umano, ma non per le piccole femmine alfa, si insinuano nei cervelli delle stesse. Portandole poi a dire: «Mamma ma i maschi a che servono?». «Chiedilo a papà». Non è che poi una madre debba per forza avere tutte le risposte. Se no i padri a che servono?

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Ben e Holly)