Pubblicato il 14/04/2013, 09:33 | Scritto da La Redazione

DISCOVERY SCOMMETTE SULL’ITALIA

DISCOVERY SCOMMETTE SULL’ITALIA
Il network mondiale ha presentato a New York le novità della stagione 2013-2014, con un occhio di riguardo per il nostro Paese. Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 24, di Alberto Guarnieri. Discovery scommette sull’Italia Il network ha presentato l’offerta tv. I suoi canali sul satellite e sul digitale. IL PROGETTO Discovery scopre l’Italia, il mondo […]

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Il network mondiale ha presentato a New York le novità della stagione 2013-2014, con un occhio di riguardo per il nostro Paese.

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 24, di Alberto Guarnieri.

Discovery scommette sull’Italia

Il network ha presentato l’offerta tv. I suoi canali sul satellite e sul digitale.

IL PROGETTO Discovery scopre l’Italia, il mondo scopre Discovery e la sua ricchissima offerta di documentari e programmi. In uno dei grandi teatri del Lincoln Center di New York, il grande network televisivo (primo produttore mondiale di non fiction) ha svelato al mondo della pubblicità e ai rappresentanti dei 209 Paesi sparsi in tutto il globo che trasmettono i suoi programmi, la propria offerta per la stagione televisiva 2013-2014. Sul palco si sono alternate star come Ophra Winfrey, il cui canale è nel bouquet Discovery; William Hurt, Morgan Freeman, ingaggiati non solo come testimoniai ma come protagonisti di trasmissioni, e tanti altri personaggi noti soprattutto al pubblico americano.

LA VOCAZIONE Discovery è nata dall’intuizione di John Hendricks, un professore impegnato nelle associazioni universitarie con il pallino della divulgazione, dei video e del calcio che nel 1982 cominciò a produrre documentari per un suo canale via cavo. «No one tells a story like we do» (Nessuno ti racconta una storia come lo facciamo noi) il suo motto. Una formula di successo: Discovery non ha la vocazione pedagogica di concorrenti come History Channel e National Geographic, cerca invece nuove formule, spettacolari e al tempo stesso iper realistiche per raccontare la natura, i fatti, i viaggi, la salute, il cibo, la vita di tutti i giorni della gente di tutto il mondo. Un esempio per tutti: anche in Italia, su Discovery Travel, va in onda un programma sulla cucina più stravagante (e spesso ripugnante: insetti cotti, sangue bollito, ecc.) del mondo. Il conduttore viaggia per farcela scoprire e soprattutto assaggia ogni piatto personalmente. Il format piace. Ovunque.

Tanto che oggi Discovery ha numeri di crescita impressionante dovuti soprattutto più che al mercato statunitense al suo sviluppo sui cinque continenti. Conta un miliardo e 800 mila abbonati, “parla” 45 lingue e “serve” 147 network per un fatturato di 4,2 miliardi di dollari. Un successo dovuto anche a un management femminile. Dee Forbes, irlandese, ritenuta uno dei venti manager più influenti del Regno Unito, è il direttore per l’Europa dell’ovest. Marinella Soldi è l’amministratore delegato di Discovely Italia, recentemente diventata, con l’acquisizione di Switch over media con i suoi canali di cartoni animati, la terza forza televisiva italiana per audience e share dopo Rai e Mediaset.

L’OFFERTA «L’Italia spiega Forbes è per noi un mercato prioritario. Avete una televisione legata a vecchi schemi, che si ripetono da anni. Un prodotto studiato apposta per voi, come il canale Real Time, ha immediatamente conquistato pubblico (è al primo posto tra i canali tematici) e critica. Crediamo talmente tanto nell’Italia da aver deciso, cosa che facciamo molto raramente, di essere presenti sia sulla piattaforma pay di Sky che su quella gratuita del digitale terrestre. Pensiamo infatti di ottenere un’audience tale da consentirci guadagni anche grazie alla sola pubblicità». Sui palchi del Lincoln Center anche Andrea Castellari, presidente di Discovery Italia. A lui il compito di selezionare tra l’immensa offerta presentata quello che vedrà il pubblico italiano. Con particolare attenzione a una novità. «Discovery spiega si sta lentamente inoltrando nel terreno della fiction, cominciando con le “docu”. Un genere che noi in Italia già sperimentiamo con il canale Giallo e che sarà la novità della prossima stagione».