Pubblicato il 10/04/2013, 12:31 | Scritto da La Redazione

MTV, ALTRA VENDITA BLOCCA-PERDITE

MTV, ALTRA VENDITA BLOCCA-PERDITE
Il 51% di Mtv Italia nelle mani di TI Media, come ha annunciato il presidente Salvemini, è in vendita. Ma non c’è la fila di acquirenti. E, proprio per questo, la destinazione naturale della quota dovrebbe essere Viacom Italia, che già detiene il 49% del gruppo televisivo, e che, all’inizio del 2013, dal gruppo ha rilevato […]


Il 51% di Mtv Italia nelle mani di TI Media, come ha annunciato il presidente Salvemini, è in vendita. Ma non c’è la fila di acquirenti. E, proprio per questo, la destinazione naturale della quota dovrebbe essere Viacom Italia, che già detiene il 49% del gruppo televisivo, e che, all’inizio del 2013, dal gruppo ha rilevato i tre canali Comedy central, Nickelodeon e Nick Junior per circa 15 mln di euro.

Rassegna Stampa: Italia Oggi, pagina 19, di Claudio Plazzotta.

TI Media potrebbe cedere il suo 51% del canale a Viacom per operare solo sui multiplex
Mtv, altra vendita blocca-perdite
Costi in aumento a 82 mln nel 2015 e il valore precipita.

Il 51% di Mtv Italia nelle mani di Telecom Italia Media, come ha annunciato il presidente Severino Salvemini, è in vendita. Ma non c’è la fila di acquirenti. E, proprio per questo, la destinazione naturale della quota dovrebbe essere Viacom Italia, che già detiene il 49% del gruppo televisivo, e che, all’inizio del 2013, dal gruppo ha rilevato i tre canali Comedy central, Nickelodeon e Nick Junior per circa 15 milioni di euro. L’unico grande polo televisivo che avrebbe potuto interessarsi a Mtv e al suo tasto 8 del telecomando è Discovery, molto attivo sul digitale terrestre negli ultimi anni con Real Time, Focus e Dmax, e che di recente ha rilevato il gruppo Switchover media (Giallo, K2, Frisbee, Gxt). Il closing dell’operazione, tuttavia, avverrà solo il prossimo giugno, e quindi in Discovery Italia c’è già sufficiente carne al fuoco per poter liberare altre risorse da dedicare ad ulteriore shopping. Quanto potrebbe valere, oggi, Mtv? In fase di trattative per l’acquisizione di La7, il polo editoriale di Guido Veneziani aveva valorizzato Mtv circa 20 milioni di euro. Stima molto benevola, finalizzata, soprattutto, a strappare La7 dalle mani di Urbano Cairo. A oggi il suo valore è molto prossimo allo zero. I conti di Mtv Group del 2012 hanno chiuso con ricavi per 55,2 milioni di euro in calo del 25%, un ebitda in rosso per 10,7 milioni di euro e un ebit negativo per 38,2 mln (15,1 mln a perimetri comparabili). Come sono composti quei 55,2 milioni di ricavi? Circa 25 milioni arrivano da Mtv One, il canale principale, quello al tasto 8. C’è un calo del 33,2% sui ricavi 2011. E sono proprio le prospettive di questo canale a preoccupare: la svolta generalista, infatti, se sta leggermente premiando sul fronte degli ascolti (0,7% di share in marzo, 1,8% sul target 15-34 anni), avrà impatti rilevanti sui costi di palinsesto. Che, per esempio, nell’information memorandum distribuito nell’estate 2012, erano stimati in salita a 30 milioni di euro nel 2014. Oltre ai ricavi di Mtv One, ci sono quelli di Mtv Music (canale 67 del digitale terrestre), pari a 2,8 mln (-9,1% sul 2011). Sempre nell’information memorandum si sottolineava come questo canale musicale fosse destinato a essere chiuso nella seconda metà del 2013, dopo aver fatto da traino promozionale ad Mtv One, che nel settembre 2012 ha debuttato in Auditel. Il progetto di spegnimento, tuttavia, potrebbe slittare. Circa 3,1 milioni di ricavi arrivano poi da Playmaker, struttura produttiva per eventi e progetti di comunicazione in fase di progressiva dismissione e che in un anno ha ridotto le entrate di ben il 76%. Dal web Mtv ricava 4,4 mln (-16,5% sul 2011), dagli altri canali musicali satellitari 3,6 mln (+6,7%, soprattutto grazie ai contratti con Sky), e da Nickelodeon e Comedy circa 15,4 mln (-5,2%. Parte di questo fatturato, tuttavia, verrà meno nel 2013 a seguito della cessione dei canali a Viacom). La raccolta del canale DeaSuper di De Agostini ha fruttato ricavi per 2,9 mln, che nel 2011 non c’erano. Come dicevamo, sono le prospettive a non convincere molto: i costi del gruppo sono destinati a salire (l’information memorandum stimava un boom a 81,7 milioni di euro nel 2015, a fronte dei 68,2 mln del 2011), mentre i ricavi sembrano in calo fisiologico, per un mercato pubblicitario in crisi cronica. Insomma, all’orizzonte ci sono rossi di bilancio per almeno un paio di esercizi. Probabile, quindi, che la cessione di Mtv segua un po’ le logiche di quella di La7, ovvero una operazione, come ha detto il presidente di TiMedia, Salvemini, «per fermare le perdite». La7 è stata di fatto ceduta a Cairo con una dote di 88 milioni di euro. Su Mtv, come ha ribadito Salvemini su ItaliaOggi del 6 aprile, «è abbastanza ovvio che TiMedia non abbia un interesse particolare a rimanere nel business della televisione, per lo più in un asset come Mtv, condiviso quasi al 50% con un altro socio. Stiamo cercando di valorizzare al massimo Mtv, attraverso colloqui con il mercato, per poterci concentrare poi sulle infrastrutture (Timb, ndr)».