Pubblicato il 09/04/2013, 13:35 | Scritto da La Redazione

ATTENZIONE: “TORTE IN CORSO”, OVVERO IL RITORNO DEL CAKE DESIGNER RENATO ARDOVINO SU REAL TIME

 

«Il mio mestiere è nato quasi per caso e mi ha portato a esporre alla Biennale di Venezia», dice a TVZOOM il cake designer, dal lunedì al venerdì alle 15 su Real Time con la seconda edizione del suo tutorial show dedicato ai dolci che si fanno arte.

Percorrendo un sentiero che conduce dritto al telecomando, dopo aver selezionato il canale 31 di Real Time dal lunedì al venerdì alle 15, si può scorgere in lontananza la dimora zuccherosa di Willy Wonka. Forse non l’affabulatore dolciario originale, partorito dalla mente di Roald Dahl, ma un suo omologo dall’attitudine moderna, partorito dalla mente di Discovery. Fantasioso e iperattivo quanto basta per reggere il confronto.
Si chiama Renato Ardovino, quando passa lui spicca il cartello Torte in corso, è un cake designer, mestiere super trendy, e nella seconda edizione del suo tutorial non risparmierà consigli su come trasformare un dolce in un evento artistico, ripetibile a casa con i dovuti accorgimenti.
Specie grazie a una novità: la nuova applicazione per smartphone e tablet per aspiranti cake designer, che potranno apprendere i segreti di Ardovino passo dopo passo.
La domanda di rito è obbligata. Come si diventa cake designer?

«Io lo sono diventato per caso. Possiedo un caffè-torteria, mi sono sempre dilettato a confezionare torte, cercando di curarne l’aspetto in ogni dettaglio. Un giorno ho scoperto l’utilità della pasta da zucchero spulciando alcuni libri e ho iniziato a lavorarci su, approfittando di una buona manualità acquisita sul campo. Ho cominciato a diffondere le mie creazioni grazie al mio sito e a Facebook. Poi, un giorno, una persona che lavora a Discovery mi ha chiesto di realizzare una torta per il suo matrimonio. E da lì è arrivata la proposta televisiva».
Ed è arrivata anche una sua esposizione alla 54esima edizione della Biennale di Venezia, da artista autentico.
«Quella è arrivata prima della tv. Ho esposto due mie creazioni, che avevo pensato per un numero di Alice Cucina. Si pensava a qualcosa di moderno che nel contempo non rinunciasse all’immaginario fiabesco. Sono nate così la Torta Giardino d’inverno e la Torta Cenerentola».
Un cake designer da dove attinge per stimolare l’ispirazione?
«Da tutto quello che lo circonda. Da un abito particolare realizzato con tessuti e drappeggi peculiari. Oppure da un paesaggio suggestivo. L’essenziale è avere a disposizione tutti gli attrezzi del caso per realizzare una composizione adeguata. E, nel mio caso, approfondire il dialogo con il committente, capire che cosa sta cercando e come ha in mente di realizzare il dolce dei suoi sogni».
Il dialogo col committente ricorda il rapporto tra artista e mecenate rinascimentali!
«Da un certo punto di vista, funziona proprio così (ride, nda)».
Si aspettava il successo della prima stagione di Torte in corso?
«A dir la verità, no. Un seguito così nutrito di pubblico ha sorpreso tutti, me per primo. Questa nuova stagione, infatti, sfrutterà gli stessi punti di forza dell’edizione precedente. In tv, si sa, sono tutti molto scaramantici. Idea che vince, non si cambia».
Ho letto però che ci saranno anche novità sostanziali.
«Mi focalizzerò su progetti ricchi di colore e di suggestioni visive. Curerò con maggior attenzione i dettagli e mostrerò nuove tecniche di realizzazione dei dolci. Preparare dolci anche sofisticati, come le torte a piani, richiede metodo, attenzione e rigore, oltre che una buona dose di fantasia. Abbiamo registrato per tante ore».
Un’ulteriore novità sarà l’applicazione per smartphone e tablet destinata agli appassionati e agli utenti della community di Real Time.
«L’applicazione è un modo molto utile per imparare a confezionare i dolci step by step. Dalla farcitura alla decorazione, dal lavoro sui cupcake alle tortine con la ghiaccia. E’ uscito anche un libro, edito da Rizzoli: si intitola Torte in corso con Renato».
Quali sono le caratteristiche imprescindibili per diventare un buon cake designer?
«La fantasia. L’uso della giusta attrezzatura. La padronanza delle tecniche adeguate. Il gusto per i dettagli, l’abbinamento dei colori. E, soprattutto, l’utilizzo di ingredienti di alta qualità».
Renato Ardovino mangia i suoi dolci o, come accade per molti chef, l’artista non assaggia i suoi capolavori?
«Ah, no, io le torte le mangio. Non tantissime, ma mi capita. E poi, sono uno sportivo, cerco di bilanciare con l’attività fisica le trasgressioni caloriche».
La sua torta preferita?
«Charlotte ai frutti di bosco con mascarpone».
Coltiva ulteriori ambizioni televisive?
«Non sono uno che sgomita per andare in tv. Sono piuttosto timido. Se Torte in corso continuasse per ulteriori edizioni, sarei molto felice. E se proprio dovessi esprimere un desiderio, mi piacerebbe lavorare in tv a progetti per dolci ancor più scenografici, mostrandone gli aspetti realizzativi in un tempo maggiormente articolato rispetto a quello del semplice tutorial».
Cake designer, chef che imperversano: in Italia è scoppiata la mania del cibo, da un po’ di anni a questa parte!
«Un grosso contributo a questo trend è dato proprio dalla televisione. La gente sente il bisogno di realizzare qualcosa di utile in prima persona, sente la necessità di esprimersi e i tutorial forniscono un eccellente supporto. E poi, non dimentichiamolo, gli italiani hanno l’arte nel sangue, specie sul piano gastronomico!».

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Renato Ardovino)