Pubblicato il 25/03/2013, 11:32 | Scritto da La Redazione

IL PRESIDENTE GRASSO SCATENA LA BUFERA IN CASA LA7. TRAVAGLIO ATTACCA FORMIGLI: «UNA FARSA»

IL PRESIDENTE GRASSO SCATENA LA BUFERA IN CASA LA7. TRAVAGLIO ATTACCA FORMIGLI: «UNA FARSA»
Nuova puntata a colpi di repliche e controrepliche e di accuse al vetriolo in casa La7 sulla presenza in tv del presidente del Senato Piero Grasso che oggi sarà ospite nel programma Piazzapulita su La7 e «risponderà alle critiche» di Marco Travaglio, come ufficializza una nota della rete. Ed è duello su fb e rete […]


Nuova puntata a colpi di repliche e controrepliche e di accuse al vetriolo in casa La7 sulla presenza in tv del presidente del Senato Piero Grasso che oggi sarà ospite nel programma Piazzapulita su La7 e «risponderà alle critiche» di Marco Travaglio, come ufficializza una nota della rete. Ed è duello su fb e rete fra Travaglio e Formigli.

Rassegna Stampa: Il Gazzettino, pagina 4.

Grasso scatena la bufera in casa La7. Travaglio attacca Formigli: «Una farsa»
ROMA Nuova puntata a colpi di repliche e controrepliche e di accuse al vetriolo in casa La7 sulla presenza in tv del presidente del Senato Piero Grasso che oggi sarà ospite nel programma Piazzapulita su La7 e «risponderà alle critiche» di Marco Travaglio, come ufficializza una nota della rete.
In un lunghissimo intervento sul sito del suo giornale, il vicedirettore del Fatto quotidiano risponde a Corrado Formigli che su Facebook aveva definito la ricostruzione del collega sul confronto con il presidente del Senato «falsa», e rincara la dose: «A Piazzapulita non metterei piede neppure se fossi libero da vincoli». Travaglio quindi ribadisce di essere pronto al confronto con Grasso: «Lo farò volentieri giovedì sera a Servizio Pubblico» o altrimenti «sarò lieto di incontrarlo in altre trasmissioni di La7 da lui proposte (da Lilli Gruber, da Mentana, da Lerner), purché siano garantiti un minimo di agibilità, di equilibrio e di decenza». Nell'”affaire” Grasso si inserisce anche Beppe Grillo che dal suo blog tuona: «È l’unico procuratore antimafia estimatore di Berlusconi». E l’ex consigliere del Csm Giuseppe Fici, già componente della Commissione Direttivi di Palazzo dei marescialli, assicura: «Anche se l’allora Casa delle libertà non fosse intervenuta con una legge ad hoc per escludere Giancarlo Caselli, sarebbe andato comunque a Grasso il posto di procuratore nazionale antimafia, perché al Csm si era già costituita una maggioranza a suo favore».