Pubblicato il 21/03/2013, 15:01 | Scritto da La Redazione

AL TG1 C’È ARIA DI BUFERA. DOPPI INCARICHI, FALSI TURNI, MINZOLINI, COMPLOTTI. E I VERTICI RAI TACCIONO

AL TG1 C’È ARIA DI BUFERA. DOPPI INCARICHI, FALSI TURNI, MINZOLINI, COMPLOTTI. E I VERTICI RAI TACCIONO
I giornalisti del primo Tg nazionale, diretto da Mario Orfeo, riuniti in assemblea lunedì scorso, sono sul piede di guerra per il divieto dei doppi incarichi e per l’inchiesta sui presunti falsi straordinari. Ma soprattutto chiedono ai vertici un segnale mai arrivato Al Tg1 volano gli stracci. Guerre incrociate, assemblee infuocate, nomine contestate, e come […]

I giornalisti del primo Tg nazionale, diretto da Mario Orfeo, riuniti in assemblea lunedì scorso, sono sul piede di guerra per il divieto dei doppi incarichi e per l’inchiesta sui presunti falsi straordinari. Ma soprattutto chiedono ai vertici un segnale mai arrivato

Al Tg1 volano gli stracci. Guerre incrociate, assemblee infuocate, nomine contestate, e come se non bastasse da lontano riecheggia la voce di Augusto Minzolini, l’ex direttore assolto dalla causa di peculato, che ora rivendica il diritto di tornare. La lettera dal direttore generale Luigi Gubitosi, voluto dal duo Monti-Casini prima che le elezioni ne decretassero la fine politica, sul divieto dei doppi incarichi ha lasciato al Tg1 diverse vittime. Francesco Giorgino ha scelto di continuare a condurre, ma di lasciare la poltrona di caporedattore del politico, «tanto gliela avrebbero tolta comunque», si sussurra a Saxa Rubra. Altri avrebbero già pronte le lettere degli avvocati spinti da un motivo: «perché noi sì e gli altri no?» Si chiedono perché una come Bianca Berlinguer, direttore del Tg3 continui a comparire in video, per quale motivo Roberto Giacobbo, vicedirettore di Raidue, abbia proseguito imperterrito nel suo viaggio in Voyager, e perché uno come Gigi Marzullo sia il capo di se stesso, goda di privilegi cancellati a tutti e soprattutto decida cosa mandare in onda senza dover interpellare nessuno. Rumors, invidie, faide interne, chiacchiere che infilzano giornaliste come Monica Maggioni, fresca di nomina al Rainews 24, che al momento ha nelle sue mani anche la responsabilità di Televideo, ma anche gente come Vincenzo Mollica, «quello che fa tutto al Tg1 e ora lo mettono pure nel consiglio di amministrazione di Rai Cinema, insieme al direttore delle relazioni esterne, Costanza Esclapon, voluta dallo stesso Gubitosi».

E poi c’è la questione delle accuse su presunti pagamenti fatti dalla Rai ad alcuni giornalisti del Tg1 per turni notturni, giornate festive e straordinari mai svolti, o svolti solo in minima parte su cui la Procura ha aperto un’inchiesta «Strano tempismo, queste cose sono uscite in concomitanza con la circolare dei doppi incarichi, sembra quasi che vogliano affossare il Tg1, visto che nessuno né Gubitosi né il Presidente Tarantola ha speso una parola in difesa del lavoro di tanti professionisti che lavorano al primo Tg d’Italia». Fonti anonime, per carità, che lasciano anche intendere come la circolare sui doppi incarichi serva in realtà a far posto a gente che si starebbe riposizionando in area Pd visto che i venti politici sono cambiati. Lunedì scorso l’assemblea del Tg1 ha approvato un documento in cui «si conferma l’impegno dei redattori a realizzare un prodotto di qualità e a rilanciare il giornale in questa fase di profondo rinnovamento del paese». Ma soprattutto si chiede il rispetto delle regole per tutti. «L’assemblea del Tg1 è dalla parte delle regole e dei comportamenti onesti e rigorosi: chi infrange le regole e le leggi deve essere sanzionato con severità. Con riferimento all’inchiesta della procura di Roma su presunte irregolarità nell’utilizzo dei turni a maggiorazione l’assemblea ribadisce la propria fiducia nella magistratura e chiede però all’azienda di tutelare l’immagine del Tg1 e di tutti i giornalisti che svolgono con onestà e correttezza il loro lavoro, contrastando facili generalizzazioni». E come i grillini insegnano, anche i giornalisti Rai auspicano la piena trasparenza, per questo hanno dato mandato al Cdr «di verificare la possibilità di svolgere le prossime riunioni in diretta streaming aperta a tutti».

Tiziana Leone

(Nella foto il logo del Tg1)