Pubblicato il 17/03/2013, 10:32 | Scritto da La Redazione

BASTA GF, ORA LIORNI FA POLITICA

BASTA GF, ORA LIORNI FA POLITICA
In un’intervista al quotidiano “Libero”, il conduttore de “La vita in diretta” racconta della sua carriera, dalla casa del “Grande Fratello” all’attualità spiegata alle massaie. Rassegna stampa: Libero, pagina 32, di Francesca D’Angelo. Basta Gf, ora Liorni fa politica In onda a «La vita in diretta». Il conduttore: «L’attualità va seguita anche al pomeriggio. Ma […]

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In un’intervista al quotidiano “Libero”, il conduttore de “La vita in diretta” racconta della sua carriera, dalla casa del “Grande Fratello” all’attualità spiegata alle massaie.

Rassegna stampa: Libero, pagina 32, di Francesca D’Angelo.

Basta Gf, ora Liorni fa politica

In onda a «La vita in diretta». Il conduttore: «L’attualità va seguita anche al pomeriggio. Ma trovando il modo giusto».

Altro che sostituto. Sebbene infatti sia effettivamente entrato a La vita in diretta, nel 2011, al posto di Lamberto Sposini, Marco Liorni è diventato di fatto il padrone di casa del contenitore pomeridiano di Rai1. Strappando, addirittura, il gradimento del pubblico più giovane. Complice infatti la notorietà radiofonica di Liorni (è speaker di Rds) nonché perché no? i trascorsi al Grande fratello, con lui dalle 18 La vita in diretta «ringiovanisce» rispetto alla media di rete. Eppure Liorni continua a sentirsi temporaneo, in attesa del ritorno di Sposini; definisce La vita in diretta come «una grande palestra» e ringrazia la conduttrice Mara Venier per i «tanti trucchetti» che gli ha insegnato.

Eppure lei non è più alle prime armi. Perché parla ancora di palestra e di insegnamenti?

«È che, di fatto, i linguaggi cambiano così velocemente… E poi mi piace aprirmi al nuovo. L’alchimia con Mara è davvero perfetta e, essendo lei una signora del salotto, le devo molto».

Nel suo blocco si parla spesso di politica. Un territorio che, secondo molti, dovrebbe restare appannaggio dei talk show.

«In questo momento la situazione è talmente anomala e complessa, che non si può non parlare di politica. Ovviamente i nostri codici sono differenti da quelli dei programmi da prima serata che, spesso, tradiscono una certa dose di tecnicismi e autoreferenzialità. Noi siamo un po’ più didattici».

Qual è la vostra linea?

«Più che i politici, cerchiamo di avere come ospiti giornalisti o notisti. Persone, insomma, che possano ragionare liberamente, senza difendere per forza una parte».

Un modo per non finire anche voi, come Barbara D’Urso, accusati di campagna contro Grillo?

«Il problema di come raccontare il M5S è reale. Anche perché ancora non esistono degli opinionisti o dei giornalisti di riferimento».

È felice di essersi liberato dall’immagine di ex inviato del Gf?

«Se devo essere sincero, mi pesava un po’ quest’etichetta: dopo il Gf sembrava che non sapessi fare altro».

Cosa ne pensa di un’eventuale edizione 2014?

«L’aspetto con curiosità: il Gf ha ancora grandi potenzialità. Il suo dna, però, è all’insegna del rinnovamento quindi dovranno trovare qualcosa che spiazzi».

Per esempio, una conduzione targata Liorni?

«No, no (ride, ndr)! Saprebbe molto d’antico!».

A proposito di prime time, perché ha rinunciato a condurre, con Paola Perego, Eroi di tutti i giorni?

«Lo show comportava un impegno di 4/5 giorni, a Napoli: non era compatibile con La vita in diretta».

I suoi colleghi la descrivono come un modello d’integrità, insensibile alle tentazioni. Come vive l’ambiente tv?

«Si favoleggia molto sul nostro ambiente, mentre è un luogo di lavoro come un altro. Diverso, forse, è l’indotto, ossia il mondo di feste, party… Ma io non li frequento e, se ci vado, mi presento con la mia compagna».