Pubblicato il 14/03/2013, 13:29 | Scritto da La Redazione

NOEMI: «VIVO A LONDRA: È LA MIA SCOMMESSA»

NOEMI: «VIVO A LONDRA: È LA MIA SCOMMESSA»
La cantante e giudice di The Voice il talent di Rai2, si racconta al settimanale Chi: «Mi sono trasferita nella capitale inglese per mettermi in gioco». Dei suoi “colleghi d’avventura dice: «La Carrà mi ha colpito per la sua freschezza; Cocciante è molto riservato, come un giocatore di poker; Pelù è casinista e compagnone». E […]

La cantante e giudice di The Voice il talent di Rai2, si racconta al settimanale Chi: «Mi sono trasferita nella capitale inglese per mettermi in gioco». Dei suoi “colleghi d’avventura dice: «La Carrà mi ha colpito per la sua freschezza; Cocciante è molto riservato, come un giocatore di poker; Pelù è casinista e compagnone». E il futuro. «A fine mese farò il mio primo concerto in terra straniera».

Rassegna Stampa: Chi, pagine 82/84, di Valerio Palmieri.

NOEMI: «VIVO A LONDRA: È LA MIA SCOMMESSA»

«Mi sono trasferita nella capitale inglese per mettermi in gioco», racconta la protagonista di “The voice” su Raidue, lanciata da “X factor”. «A fine mese farò il mio primo concerto in terra straniera».

Nel camerino di The voice c’è il suo mondo: il padre Armando, la sorella Arianna, l’addetta stampa Daniela, il parrucchiere Mirko e il monitor con le prove dei suoi cantanti. Noemi è fra i coach più amati fra le aspiranti ugole d’oro di Rai2.

Domanda. Non siete un talent, ma “un viaggio nella musica”, non dovete essere giudici, ma “coach”: non siete troppo buoni?
Risposta. «C’è una competizione positiva, che non ci fa scadere nel ridicolo e nel già visto di cattivo gusto, daremo dei consigli in modo intelligente per far crescere i ragazzi: non siamo qui per “macellarli”, la cattiveria gratuita la lasciamo ad altri. Sono una che lotta per le proprie idee, ma odio gli scontri gratuiti. E poi come si fa a litigare con la Carrà?».
D. Da esordiente andrebbe a XFactor o a The Voice?
R. «Ho rispetto e gratitudine per X Factor, da dove arrivo, ma, per come sono fatta, mi troverei meglio a The voice, c’è un’atmosfera meno tesa. Come giudice sceglierei Noemi, l’ unica che mi potrebbe capire (ride, ndr)».
D. Che cosa l’ha colpita degli altri giudici?
R. «La Carrà per la sua freschezza, per la naturalezza con cui porta la propria età e per l’approccio umile che ha con il programma; Cocciante è molto riservato, come un giocatore di poker che svela poco alla volta le proprie carte; Pelù è casinista e compagnone, sa come dire le cose e ne dice di tutti i colori».
D. Se c’è un cantante “bello” nella sua squadra, non si sente condizionata?
R. «Perché? Guardi che noi donne funzioniamo diversamente dagli uomini. E poi i fighi li ha tutti Pelù!».
D. A che punto è della sua carriera?
R. «Devo dimostrare tanto e mettermi in gioco: dallo scorso novembre vivo a Londra e il 29 farò il mio primo concerto in terra straniera. Me la rischio, ma è l’unico modo per entrare in un mondo nuovo e affascinante come quello».
D. Con lei a Londra c’è Gabriele, il suo fidanzato, musicista anche lui. Siete insieme da tanto, un amore eterno?
R. «L’amore è eterno finché dura».
D. Il successo ha cambiato il vostro rapporto?
R. «Ha cambiato me, è un bel problema, è cambiata la percezione di me e del mondo che mi circonda».
D. Ha lavorato con Vasco Rossi. Che cosa pensa delle sue esternazioni su Internet?
R. «A 60 anni può fare quello che vuole! Si è raccontato per tanti anni con metafore e nomi di donna, ha fatto autoritratti bellissimi con la musica e ora li fa con i clip, è lui che si racconta per metabolizzare l’avventura che sta vivendo».
D. Ha sdoganato la cellulite. Poi ha parlato della sua ansia.
R. «Imparerò a gestirla, il fatto è che mi sento sempre di corsa perché ogni lasciata è persa, ogni giorno va spremuto per non essere spremuti, e bisogna essere forti di testa, anche per questo sono andata a Londra, per diventare più forte».
D. Ha detto di essere un maschio mancato.
R. «Fa parte del mio carattere, sono tosta e sono forte perché la musica è un po’ maschilista e bisogna essere “cazzuti”».
D. Ha detto anche che non giudica le donne che vanno con uno potente per fare carriera.
R «Ognuno usa quello che ha, io ho avuto la voce, ma rispetto la libertà degli altri, non faccio la maestrina».
D. Feltri dice che stare a sinistra è più comodo in ogni campo, lei ha mai pensato di fare l’artista “impegnata”?
R. «Preferisco sudare, mi lascia perplessa il fatto che faccia politica chi non è un politico e che certe discussioni non si facciano in Parlamento. Chi ci rappresenta ha il compito di elevare questa materia, vorrei solo che ci fosse più coscienza della cosa pubblica, del bene comune. E che il termine “impegnato” non volesse dire soltanto fare i fighi in tv, ma dare anche seguito ai proclami che si fanno pubblicamente».