Pubblicato il 13/03/2013, 14:02 | Scritto da La Redazione

“HOMELAND 2” – FOX – EPISODIO DEL 13 MARZO

“HOMELAND 2” – FOX – EPISODIO DEL 13 MARZO
Le anticipazioni della spy-story ispirata alla serie israeliana “Hatufium”: stasera su Fox (canale 111 Sky) alle 21. IL CHIARIMENTOLa famiglia Brody si trova a trascorrere un fine settimana fuori città a una raccolta fondi per la campagna elettorale del vicepresidente organizzata da un suo sostenitore. Il compito che Roya affida a Brody (Damian Lewis) è […]

Le anticipazioni della spy-story ispirata alla serie israeliana “Hatufium”: stasera su Fox (canale 111 Sky) alle 21.

IL CHIARIMENTO
La famiglia Brody si trova a trascorrere un fine settimana fuori città a una raccolta fondi per la campagna elettorale del vicepresidente organizzata da un suo sostenitore. Il compito che Roya affida a Brody (Damian Lewis) è quello di appoggiare Walden e dargli tutto il suo sostegno in modo tale da essere favorito nella corsa alla vicepresidenza. Brody si trova molto sotto pressione, da un lato Abu Nazir tramite Roya e dall’altro la CIA gli stanno facendo perdere il controllo. Come se non bastasse, Mike Faber ha scoperto che è stato lui ad uccidere Tom Walker e, nonostante Saul (Mandy Pantinkin) ed Estes (David Harewood) gli abbiano imposto di smettere di fare domande sull’accaduto, l’uomo continua a indagare per conto suo. Carrie (Claire Danes) decide di incontrare Faber per ribadirgli il concetto.
Intanto Brody ha una lunga conversazione col proprietario della tenuta che ospita la raccolta fondi. L’uomo, un ex militare, rivela a Brody tutta la sua stima e lo indica come migliore candidato alla vicepresidenza. Dopo questo confronto Carrie incontra Brody in una radura nei pressi della Dacia e lo informa che Mike Faber non gli darà più problemi.
Brody, visibilmente turbato, racconta a Carrie della conversazione col suo ospite e le confessa che sarebbe voluto essere un uomo diverso, Carrie lo consola e Brody la bacia appasionatamente, confessandole di sentirsi usato da lei ma che allo stesso tempo gli bastano pochi minuti in sua compagnia per sentirsi bene. Brody poi si allontana per tornare alla dacia. Nel frattempo Saul si reca al carcere di massima sicurezza dove è rinchiusa Aileen Morgan, la terrorista rea confessa che aveva dato alla CIA la soffiata su Walker. Saul le chiede di identificare il terrorista che lavora con Roya Hammad, ma Aileen prima gli dà informazioni sbagliate e poi sfrutta un momento di distrazione di Saul per suicidarsi tagliandosi le vene con una lente degli occhiali di lui. Intanto Dana e Finn hanno confessato l’omicidio alle loro madri. Jessica vuole denunciare il fatto, mentre Cynthia Walden non è d’accordo. Jessica allora racconta tutto a Brody e l’uomo decide di accompagnare la figlia alla polizia l’indomani. Il vicepresidente però, deciso a coprire la vicenda incarica Estes di impedire a Brody di denunciare l’omicidio, Estes a sua volta telefona a Carrie e le ordina di intercettare l’uomo e la figlia. Fuori dalla stazione della polizia, Carrie blocca Brody e gli dice che se sporgerà denuncia si alienerà la simpatia di Walden e andrà contro il volere di Abu Nazir perdendo così l’accordo che ha con la CIA. Brody riluttante dice alla figlia che la denuncia dovrà essere rimandata e la ragazza scappa via furente.
FUORI CONTROLLO
Carrie (Claire Danes) e Quinn (Rupert Fiend), dietro indicazione di Brody (Damien Lewis), sorvegliano Roya Hammad, mentre una squadra di agenti in borghese la pedina. La giornalista incontra un uomo che però alla CIA non riescono ad identificare. Carrie suggerisce di coinvolgere Brody, ma neanche lui riconosce il contatto di Roya, benché riveli agli agenti che il sarto di Gettysburg è morto in seguito a un incidente.
Quinn mette insieme una squadra di investigatori e si reca a Gettysburg per perquisire il negozio del sarto, mentre Carrie chiede a Brody di infrangere il protocollo e di avvicinare lui Roya Hammad per cercare di avere informazioni sull’uomo che ha incontrato.
Nel frattempo a Gettysburg, durante la perquisizione del negozio del sarto, un gruppo di uomini di Abu Nazir capeggiati dal contatto di Roya fanno incursione nel locale uccidendo sei agenti della CIA e ferendo gravemnte Quinn e Galvez. Gli uomini portano via una cassa piena di esplosivo nascota dietro un muro. Intanto Dana Brody (Morgan Sailor), sconvolta dai sensi di colpa per aver investito una passante, si reca nell’ospedale dove è ricoverata la donna e scopre che la poveretta è in fin di vita, Finn però continua a voler mantenere il segreto sull’incidente. A tarda serata Carrie irrompe nell’ufficio di Brody accusandolo di avere in qualche modo avvertito Roya e di essere pertanto il responsabile della strage di Gettysburg, l’uomo però si difende sostenendo di essere dalla parte della CIA e Carrie alla fine gli crede.
L’INTERROGATORIO
Brody (Damian Lewis) si trova in manette nel locale esterno a Langley in cui viene gestita l’operazione segreta che ha condotto alla sua cattura. Estes, furioso con Carrie (Claire Danes) per aver fatto saltare la copertura, incarica Quinn di condurre l’interrogatorio del deputato. Brody nega qualunque coinvolgimento con Abu Nazir, nega di avere mai conosciuto il piccolo Issa e nega di avere indossato un giubotto esplosivo al fine di uccidere il vicepresidente e il suo staff. Quando però Quinn gli mostra il filmato con la sua confessione suicida, l’uomo è costretto ad ammettere tutto, ma continua a negare il fatto di avere indossato il giubotto, sostenendo che il giorno dell’attentato al dipartimento di stato Walker lavorava da solo. Quinn spazientito dall’atteggiamento di Brody, perde la testa e gli pianta un coltello nella mano sinistra. A questo punto l’agente viene allontanato e Carrie prende le redini dell’interrogatorio. Nel lungo e drammatico confronto che segue, tra i due rinasce quella speciale empatia che li aveva legati in passato e Brody toccato dalle parole di Carrie finalmente le confessa tutto. Intanto Dana Brody esce con Finn Walden, il figlio del vicepresidente, durante un giro in macchina ad alta velocità i due investono una donna, ma decidono di non soccorrerla e di non dire niente a nessuno per non compromettere la carriera politica dei rispettivi padri. Intanto i vertici della CIA decidono di usare Brody come doppio agente, offrendogli in cambio la cancellazione delle accuse e l’inserimento nel programma protezione testimoni. L’uomo accetta e viene rilasciato. Jessica, preoccupata per il marito lo riaccoglie a patto che lui le riveli il suo segreto, Brody allora le dice che il motivo del suo comportamento strano negli ultimi tempi è dovuto al fatto che sta lavorando sotto copertura per la CIA.
OPERAZIONE A RISCHIO
Saul si reca a casa di Estes per mostrargli il microfilm con il video suicida di Brody (Damian Lewis), i due decidono di avviare un’operazione segreta per mettere nuovamente sotto sorveglianza il deputato, con una squadra composta tra gli altri da Virgil, Max e Carrie (Claire Danes),alla quale Estes riconosce il merito di avere sempre avuto ragione su Brody.
A comando dell’operazione viene messo un uomo fidato di Estes, l’agente Peter Quinn, sedicente analista, di cui però nessuno ha mai sentito parlare. Quinn suggerisce a Carrie di incontrare “casualmente” Brody a Langley, in modo tale da far sorgere nell’uomo il dubbio che i sospetti su di lui siano ancora vivi e indurlo a commettere un passo falso. Infatti Brody, allarmato, riferisce del suo incontro con Carrie a Roya Hammad, la quale a sua volta gli suggerisce di riallacciare la relazione con la donna. Più tardi, Brody, che è stato cacciato da casa dalla moglie, si trova al bar all’hotel Ashford e telefona a Carrie per invitarla a bere un bicchiere. Pima di andare all’appuntamento Peter le consiglia di menzionare Abu Nazir, in modo tale che Brody si innervosisca e si tradisca, ma una volta insieme, è Carrie ad innervosirsi quando lui le chiede dell’ECT. Convinta che la sua copertura sia saltata, Carrie va nella camera di Brody e si sfoga rivelandogli che ormai alla CIA sanno tutto di lui e della sua missione. A questo punto una squadra speciale fa incursione nella stanza e arresta Brody sotto gli occhi trionfanti di Carrie, il cui sguardo però rivela i sentimenti che lei nutre ancora per l’uomo.
STATO DI INDIPENDENZA
Mentre Jessica è impegnata ad organizzare una raccolta fondi per i veterani di guerra, Roya Hammad, la giornalista al soldo di Abu Nazir, avverte Brody (Damian Lewis) che la CIA è sulle tracce del sarto di Gettysburg, lo stesso che gli aveva confezionato il giubotto esplosivo, e che quindi questi deve essere rimosso e portato in un rifugio sicuro. Brody accetta riluttante l’incarico, ma durante il tragitto in auto qualcosa va storto, il sarto di nome Bassel, convinto che Brody voglia farlo fuori, scappa e nell’inseguimento cade ferendosi gravemente. Brody si rifiuta di portarlo in ospedale e, spazientito dalle proteste dell’uomo agonizzante e dalle continue telefonate della moglie, lo uccide. Nel frattempo alla raccolta fondi dei veterani, Jessica, umiliata dall’assenza del marito, deve tenere da sola un discorso. Intanto Carrie (Claire Danes) si reca a Langley per presenziare al debriefing sulla missione in Libano, ma Estes ha già tenuto l’incontro senza di lei. Carrie sconvolta dalla sua ennesima esclusione, lascia la casa della sorella e torna nel suo appartamento dove tenta il suicidio, ma con un improvviso istinto di sopravvivenza, decide di vomitare le pillole e il vino ingeriti. A notte fonda, Brody fa finalmente ritorno a casa, inzuppato fradicio e sporco di sangue, Jessica furiosa per la sua assenza alla raccolta fondi capisce che il marito le sta nascondendo qualcosa e lo caccia da casa.
Dall’altra parte della città Saul bussa a casa di Carrie, la donna ancora intontita dagli psicofarmaci gli rivela tutta la sua angoscia per essere stata nuovamente esclusa dalla CIA, Saul le mostra il microfilm trovato a Beirut con la confessione di Brody.
RITORNO A BEIRUT
Carrie (Claire Danes) si trova in Libano sotto copertura per incontrare la sua fonte: la donna, moglie di un capo degli Hezbollah, le rivela che presto suo marito incontrerà Abu Nazir proprio a Beirut. Inizialmente Saul (Mandy Patinkin) ed Estes (David Harewood) dubitano dell’attendibilità di tale informazione, ma dopo un confronto toccante tra Carrie e Saul, quest’ultimo decide di fidarsi di lei e del suo giudizio dando il via all’operazione di cattura di Abu Nazir. Intanto, a Washington, Brody (Damian Lewis) e il vicepresidente si trovano insieme al pentagono, Walden invita il deputato ad assistere in diretta alla missione che la CIA sta compiendo in Libano. Brody, che è ancora fedele ad Abu Nazir, riesce con un sms mandato di nascosto ad avvertire il terrorista del pericolo imminente e a salvargli la vita, mandando all’aria l’operazione dei servizi segreti. Prima di lasciare Beirut, Carrie riesce a trovare dei documenti segreti a casa della sua fonte, la moglie del capo delgli Hezbollah, e li consegna a Saul. Quest’ultimo, prima di inviare il tutto a Langley, scopre tra le carte il microfilm con la registrazione del messaggio suicida di Brody.
IL SORRISO
In seguito a un attacco Israeliano in cinque postazioni Iraniane, la CIA viene a conoscenza di voci di riguardanti un attacco di ritorsione all’interno degli Stati Uniti. Carrie (Claire Danes), lasciata l’agenzia, vive con la sorella e il padre, e insegna l’inglese agli immigrati. Estes (David Harewood) e Saul (Mandy Patinkin) sono costretti a richiedere nuovamente la sua collaborazione quando una donna libanese vuole fornire importanti informazioni riguardanti Abu Nazir. Il contatto libanese parlerà solo con Carrie. Nel frattempo, Brody (Damian Lewis), ora membro del Congresso, riceve un incarico da un messaggero di Abu Nazir inerente alla ritorsione contro gli Stati Uniti da mettere in atto. Brody e sua moglie sono nuovamente in crisi in seguito alla scoperta di Jessica della conversione alla religione musulmana da parte del marito.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto la locandina della serie)