Pubblicato il 13/03/2013, 11:01 | Scritto da La Redazione

METALLI: «SONO L’UOMO DI GRILLO AL TG1 E VOGLIO RIVOLUZIONARE LA RAI». MA IL GIORNALISTA SMENTISCE “LIBERO”: «MAI DETTO QUESTE COSE»

METALLI: «SONO L’UOMO DI GRILLO AL TG1 E VOGLIO RIVOLUZIONARE LA RAI». MA IL GIORNALISTA SMENTISCE “LIBERO”: «MAI DETTO QUESTE COSE»
Iscritto al M5S da tempi non sospetti, una vita a seguire Grillo negli spettacoli in giro per l’Italia, Leonardo Metalli, inviato del Tg1, insieme ad altri colleghi ha appena fondato il “non-gruppo” Dipendenti Rai in Movimento e Giornalisti Rai in Movimento. Iniziativa autonoma che rispecchia il programma grillino: liberare la tv pubblica dai partiti e attuare […]

Iscritto al M5S da tempi non sospetti, una vita a seguire Grillo negli spettacoli in giro per l’Italia, Leonardo Metalli, inviato del Tg1, insieme ad altri colleghi ha appena fondato il “non-gruppo” Dipendenti Rai in Movimento e Giornalisti Rai in Movimento. Iniziativa autonoma che rispecchia il programma grillino: liberare la tv pubblica dai partiti e attuare la rivoluzione culturale di viale Mazzini partendo dallo sviluppo del web. Qui di seguito l’intervista al quotidiano di Belpietro, smentita dall’interessato.

Rassegna Stampa: Libero, pagina 5, di Brunella Bolloli.

Leonardo Metalli: «Sono l’uomo di Grillo al Tg1 e voglio rivoluzionare la Rai»

Iscritto al Movimento Cinquestelle da tempi non sospetti, una vita a seguire Beppe Grillo nei suoi spettacoli in giro per l’Italia, Leonardo Metalli, inviato del Tg1, insieme ad altri colleghi ha appena fondato il “non-gruppo” Dipendenti Rai in Movimento e Giornalisti Rai in Movimento. Un’iniziativa autonoma, ma che rispecchia il programma grillino: liberare la tv pubblica dai partiti e attuare la rivoluzione culturale di viale Mazzini partendo dallo sviluppo del web.

Stop alla vecchia politica e apertura alla società civile? «Esatto. Sono orgoglioso di avere creduto in Grillo dall’inizio. Mi davano del pazzo, sono anche stato censurato, invece oggi tanti la pensano come me. In Rai, su circa 12mila dipendenti almeno il 20-25% ha votato M5S. C’è un patrimonio di risorse interne che non crede più ai vecchi schemi. La Rai, poi, è una grande azienda pubblica che rispecchia in parte gli umori del Paese. Bisognerà tenerne conto».
Eppure, tra i neoparlamentari grillini e il Pd c’è aria di accordo…
«Sia Grillo che Casaleggio hanno sempre detto che non avrebbero mai fatto accordi né con il Pd né con altri. Grillo è perfino pronto ad andarsene se accade il contrario».

È possibile che una piccola pattuglia del M5S voti la fiducia al Pd?
«Io non ho velleità politiche, ma ho seguito il Movimento attraverso i Meet Up, ho partecipato a incontri e conosco molti di quei ragazzi. Sono determinatissimi. Non credo che nessuno cederà alle lusinghe del Pd e Bersani appare come un disperato che non otterrà mai la fiducia da questi cittadini».
Come fa a esserne così sicuro? Sono appena andati a trattare…
«Si tratta di militanti addestrati alla palestra del web. Dove quello che scrivi rimane, non si cancella. E per mesi hanno scritto contro Bersani e contro tutti con una tale forza da avere convinto una fetta dell’Italia a votare M5S. Se poi venisse fuori che anche solo uno di loro si è rimangiato tutto, sarebbe la fine».
Però ci sarebbe già un accordo per la presidenza della Camera.
«Credo sia normale visto che il M5S è il primo partito alla Camera. Del resto, su questo l’offerta del Pd è stata chiara e generosa da subito».
In pole c’è Marta Grande. Vero?
«Non saprei. Si è parlato di Marta perché, nonostante i 25 anni, è molto preparata. Ma decidono loro, con democrazia. Non è vero che decidono Grillo e Casaleggio. Il popolo grillino sceglie a maggioranza. Per questo i politici non sono abituati. È nuovo. È un non-partito».
Un non-partito?
«Si. Come ci sarà il non-sindacato e la non-struttura. Preparatevi».