Pubblicato il 12/03/2013, 19:31 | Scritto da La Redazione

CLAIRE DI “THE FOLLOWING”: INSOPPORTABILE!

La nostra blogger “malata” di serie tv oggi se la prende con la protagonista femminile del telefilm con Kevin Bacon: un cliché sulle donne che le fa saltare i nervi.

Non so se sia un’insofferenza del tutto personale, o invece molto diffusa, ma io non la sopporto. Parlo di Claire, ex moglie del serial killer Joe fissato con Edgar Allan Poe, nella serie cult The Following. È lei il personaggio più debole di tutta la storia, almeno per come la si conosce fin qui. Eppure la trama è ben congegnata e notevolmente intricata, ma non si sa come, deve esserci sempre il personaggio insulso, piagnone, che si caccia nei guai e viene salvato in extremis. Lei, Claire Matthews, interpretata da Natalie Zea, è quel character alla Cenerentola da FBI che stona in tutto il resto. È ex moglie di un serial killer non poco malato (e come non te ne sei mai accorta? Mah. Nota bene: sono entrambi due docenti universitari, non esattamente due sprovveduti), è madre di Joey (un po’ di fantasia nei nomi, poi, no?), il bambino che le viene rapito dalla baby sitter (giusto perché la madri non avevano abbastanza preoccupazioni riguardo le babysitter, ora temeranno tutte che un giorno potranno portare via loro i bambini), è amante dell’agente dell’Fbi, Ryan Hardy (Kevin Bacon), che come nelle favole di ogni ordine e grado la salva sempre all’ultimo secondo da qualche pazzo che vuole ucciderla su mandato dell’ex marito.

Lei di solito piange, è disperata per il figlio che le hanno portato via, impaurita dal cattivone che vuole farla fuori e con cui sistematicamente si accompagna. Siede ore e ore su quel divano pensosa: ma esci, vai, corri a riprenderti tuo figlio! Insopportabile. In una serie rivelazione, pompatissima, strutturata e costosa come questa, possibile dovevano lasciarci in mezzo la solita mammoletta pallosa e piangente, obbligatoriamente donna? E poi è donna, appunto. È grazie a errori autoperpetuantesi come questi che ci si trova a immalinconirsi sul futuro delle donne. Finché esisterà la solita Claire di turno, ma dove vogliamo andare?

 

twitter@ilarisir

 

(Nella foto Natalie Zea)