Pubblicato il 01/03/2013, 16:02 | Scritto da La Redazione

IL DG GUBITOSI:«SPERIAMO DI EVITARE LO STATO DI CRISI ALLA RAI»

IL DG GUBITOSI:«SPERIAMO DI EVITARE LO STATO DI CRISI ALLA RAI»
«Spero di no, spero in un accordo con il sindacato, è importante». Così il dg Rai, Luigi Gubitosi, risponde a una domanda sulla possibile apertura di uno stato di crisi in Rai in un’intervista oggi su L’Espresso. «Finora abbiamo circa 400 richieste di pensionamenti, quasi 200 accordi già firmati. Non si tratta solo di una […]


«Spero di no, spero in un accordo con il sindacato, è importante». Così il dg Rai, Luigi Gubitosi, risponde a una domanda sulla possibile apertura di uno stato di crisi in Rai in un’intervista oggi su L’Espresso. «Finora abbiamo circa 400 richieste di pensionamenti, quasi 200 accordi già firmati. Non si tratta solo di una riduzione di costi è anche un necessario ricambio».

Rassegna Stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 10.

Gubitosi: speriamo di evitare lo stato di crisi alla Rai

«Spero di no, spero in un accordo con il sindacato, è importante». Così il dg Rai, Luigi Gubitosi, risponde a una domanda sulla possibile apertura di uno stato di crisi in Rai in un’intervista oggi su L’Espresso. «Finora abbiamo circa 400 richieste di pensionamenti, quasi 200 accordi già firmati prosegue Gubitosi -. Non si tratta solo di una riduzione di costi è anche un necessario ricambio». Il dg ricorda che “il piano dei pensionamenti sarà volontario, fino al 15 marzo” e che poi si cercherà di “fare accordi con le organizzazioni sindacali con forme diverse dall’esodo volontario”. Quanto al piano industriale, il dg spiega che “è in fase di finalizzazione ed è iniziata la discussione in consiglio. Posso anticipare che l’organizzazione
sarà semplificata, taglieremo il numero delle direzioni, sono 48 e il numero si assottiglierà almeno di una quindicina”. Sul fronte della pubblicità aggiunge Gubitosi “gennaio e febbraio sono brutti mesi”. Nessun commento sulla situazione politica post-voto. «Ben venga qualunque miglioramento della governance si limita a dire il dg che protegga anche l’indipendenza della tv pubblica. Noi continueremo il suo risanamento, come si dice nel mondo dello spettacolo the show must go on».