Pubblicato il 27/02/2013, 12:31 | Scritto da La Redazione

“HOMELAND 2” – FOX – EPISODIO DEL 27 FEBBRAIO

“HOMELAND 2” – FOX – EPISODIO DEL 27 FEBBRAIO
Ecco le anticipazioni dell’episodio odierno della spy-story ispirata alla serie britannica “Hatufium”, stasera alle 21.00 su Fox (canale 111 Sky). L’INTERROGATORIOBrody (Damian Lewis) si trova in manette nel locale esterno a Langley in cui viene gestita l’operazione segreta che ha condotto alla sua cattura. Estes, furioso con Carrie (Claire Danes) per aver fatto saltare la […]

Ecco le anticipazioni dell’episodio odierno della spy-story ispirata alla serie britannica “Hatufium”, stasera alle 21.00 su Fox (canale 111 Sky).

L’INTERROGATORIO
Brody (Damian Lewis) si trova in manette nel locale esterno a Langley in cui viene gestita l’operazione segreta che ha condotto alla sua cattura. Estes, furioso con Carrie (Claire Danes) per aver fatto saltare la copertura, incarica Quinn di condurre l’interrogatorio del deputato. Brody nega qualunque coinvolgimento con Abu Nazir, nega di avere mai conosciuto il piccolo Issa e nega di avere indossato un giubotto esplosivo al fine di uccidere il vicepresidente e il suo staff. Quando però Quinn gli mostra il filmato con la sua confessione suicida, l’uomo è costretto ad ammettere tutto, ma continua a negare il fatto di avere indossato il giubotto, sostenendo che il giorno dell’attentato al Dipartimento di Stato Walker lavorasse da solo. Quinn spazientito dall’atteggiamento di Brody, perde la testa e gli pianta un coltello nella mano sinistra. A questo punto l’agente viene allontanato e Carrie prende le redini dell’interrogatorio. Nel lungo e drammatico confronto che segue, tra i due rinasce quella speciale empatia che li aveva legati in passato e Brody,toccato dalle parole di Carrie, finalmente le confessa tutto. Intanto Dana Brody esce con Finn Walden, il figlio del vicepresidente: durante un giro in macchina ad alta velocità i due investono una donna, ma decidono di non soccorrerla e di non dire niente a nessuno per non compromettere la carriera politica dei rispettivi padri. Nel frattempo, i vertici della CIA decidono di usare Brody come doppio agente, offrendogli in cambio la cancellazione delle accuse e l’inserimento nel programma protezione testimoni. L’uomo accetta e viene rilasciato. Jessica, preoccupata per il marito, lo riaccoglie a patto che lui le riveli il suo segreto, Brody allora le dice che il motivo del suo comportamento strano negli ultimi tempi è dovuto al fatto che sta lavorando sotto copertura per la CIA.
OPERAZIONE A RISCHIO
Saul si reca a casa di Estes per mostrargli il microfilm con il video suicida di Brody (Damian Lewis), i due decidono di avviare un’operazione segreta per mettere nuovamente sotto sorveglianza il deputato, con una squadra composta tra gli altri da Virgil, Max e Carrie (Claire Danes),alla quale Estes riconosce il merito di avere sempre avuto ragione su Brody.
A comando dell’operazione viene messo un uomo fidato di Estes, l’agente Peter Quinn, sedicente analista, di cui però nessuno ha mai sentito parlare. Quinn suggerisce a Carrie di incontrare “casualmente” Brody a Langley, in modo tale da far sorgere nell’uomo il dubbio che i sospetti su di lui siano ancora vivi e indurlo a commettere un passo falso. Infatti Brody, allarmato, riferisce del suo incontro con Carrie a Roya Hammad, la quale a sua volta gli suggerisce di riallacciare la relazione con la donna. Più tardi, Brody, che è stato cacciato da casa dalla moglie, si trova al bar all’hotel Ashford e telefona a Carrie per invitarla a bere un bicchiere. Pima di andare all’appuntamento Peter le consiglia di menzionare Abu Nazir, in modo tale che Brody si innervosisca e si tradisca, ma una volta insieme, è Carrie ad innervosirsi quando lui le chiede dell’ECT. Convinta che la sua copertura sia saltata, Carrie va nella camera di Brody e si sfoga rivelandogli che ormai alla CIA sanno tutto di lui e della sua missione. A questo punto una squadra speciale fa incursione nella stanza e arresta Brody sotto gli occhi trionfanti di Carrie, il cui sguardo però rivela i sentimenti che lei nutre ancora per l’uomo.
STATO DI INDIPENDENZA
Mentre Jessica è impegnata ad organizzare una raccolta fondi per i veterani di guerra, Roya Hammad, la giornalista al soldo di Abu Nazir, avverte Brody (Damian Lewis) che la CIA è sulle tracce del sarto di Gettysburg, lo stesso che gli aveva confezionato il giubotto esplosivo, e che quindi questi deve essere rimosso e portato in un rifugio sicuro. Brody accetta riluttante l’incarico, ma durante il tragitto in auto qualcosa va storto, il sarto di nome Bassel, convinto che Brody voglia farlo fuori, scappa e nell’inseguimento cade ferendosi gravemente. Brody si rifiuta di portarlo in ospedale e, spazientito dalle proteste dell’uomo agonizzante e dalle continue telefonate della moglie, lo uccide. Nel frattempo alla raccolta fondi dei veterani, Jessica, umiliata dall’assenza del marito, deve tenere da sola un discorso. Intanto Carrie (Claire Danes) si reca a Langley per presenziare al debriefing sulla missione in Libano, ma Estes ha già tenuto l’incontro senza di lei. Carrie sconvolta dalla sua ennesima esclusione, lascia la casa della sorella e torna nel suo appartamento dove tenta il suicidio, ma con un improvviso istinto di sopravvivenza, decide di vomitare le pillole e il vino ingeriti. A notte fonda, Brody fa finalmente ritorno a casa, inzuppato fradicio e sporco di sangue, Jessica furiosa per la sua assenza alla raccolta fondi capisce che il marito le sta nascondendo qualcosa e lo caccia da casa.
Dall’altra parte della città Saul bussa a casa di Carrie, la donna ancora intontita dagli psicofarmaci gli rivela tutta la sua angoscia per essere stata nuovamente esclusa dalla CIA, Saul le mostra il microfilm trovato a Beirut con la confessione di Brody.
RITORNO A BEIRUT
Carrie (Claire Danes) si trova in Libano sotto copertura per incontrare la sua fonte: la donna, moglie di un capo degli Hezbollah, le rivela che presto suo marito incontrerà Abu Nazir proprio a Beirut. Inizialmente Saul (Mandy Patinkin) ed Estes (David Harewood) dubitano dell’attendibilità di tale informazione, ma dopo un confronto toccante tra Carrie e Saul, quest’ultimo decide di fidarsi di lei e del suo giudizio dando il via all’operazione di cattura di Abu Nazir. Intanto, a Washington, Brody (Damian Lewis) e il vicepresidente si trovano insieme al pentagono, Walden invita il deputato ad assistere in diretta alla missione che la CIA sta compiendo in Libano. Brody, che è ancora fedele ad Abu Nazir, riesce con un sms mandato di nascosto ad avvertire il terrorista del pericolo imminente e a salvargli la vita, mandando all’aria l’operazione dei servizi segreti. Prima di lasciare Beirut, Carrie riesce a trovare dei documenti segreti a casa della sua fonte, la moglie del capo delgli Hezbollah, e li consegna a Saul. Quest’ultimo, prima di inviare il tutto a Langley, scopre tra le carte il microfilm con la registrazione del messaggio suicida di Brody.
IL SORRISO
In seguito a un attacco Israeliano in cinque postazioni Iraniane, la CIA viene a conoscenza di voci di riguardanti un attacco di ritorsione all’interno degli Stati Uniti. Carrie (Claire Danes), lasciata l’agenzia, vive con la sorella e il padre, e insegna l’inglese agli immigrati. Estes (David Harewood) e Saul (Mandy Patinkin) sono costretti a richiedere nuovamente la sua collaborazione quando una donna libanese vuole fornire importanti informazioni riguardanti Abu Nazir. Il contatto libanese parlerà solo con Carrie. Nel frattempo, Brody (Damian Lewis), ora membro del Congresso, riceve un incarico da un messaggero di Abu Nazir inerente alla ritorsione contro gli Stati Uniti da mettere in atto. Brody e sua moglie sono nuovamente in crisi in seguito alla scoperta di Jessica della conversione alla religione musulmana da parte del marito.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto la locandina della serie)