Pubblicato il 10/02/2013, 11:04 | Scritto da La Redazione

SANREMO, STECCANO I POLITICI. FAZIO: «LA SATIRA FA BENE A TUTTI»

SANREMO, STECCANO I POLITICI. FAZIO: «LA SATIRA FA BENE A TUTTI»
Ancora polemiche. Littizzetto: «Niente prediche, ma qualcosa diremo». È quella “qualche roba” che non piace al centrodestra, soprattutto se viene da un palco seguito come quello dell’Ariston. Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ritenuto di dover prendere posizione. «Forse occorreva una maggiore riflessione di buon senso». E il sindaco di Sanremo invita il […]

Ancora polemiche. Littizzetto: «Niente prediche, ma qualcosa diremo». È quella “qualche roba” che non piace al centrodestra, soprattutto se viene da un palco seguito come quello dell’Ariston. Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ritenuto di dover prendere posizione. «Forse occorreva una maggiore riflessione di buon senso». E il sindaco di Sanremo invita il Cav in platea. Poi fa marcia indietro: «Era una provocazione».


Rassegna Stampa: QN, pagina 2, di Silvia Mastrantonio

 

Sanremo, steccano i politici
Fazio: «La satira fa bene a tutti»

Ancora polemiche. Littizzetto: «Niente prediche, ma qualcosa diremo»

ROMA. Ironia da una parte, indignazione dall’altra. In mezzo, il Festival di Sanremo che, neanche iniziato, è già al centro delle polemiche. Andava spostato sì o no visto che si intreccia con la campagna elettorale e, soprattutto, con le conferenze stampa sulla Rai dei leader (Berlusconi, Bersani, Monti) tra la prima e la terza serata? Fabio Fazio, sornione, alla richiesta del Cavaliere aveva risposto via twitter: «Spostato, ma dove? Aspettiamo proposte». Poi gli ha fatto eco la co-conduttrice, Luciana Litizzetto che, sempre rivolta a Berlusconi ha detto: «Non ha paura di me solo perché non mi ha mai visto la mattina appena sveglia».
IL LEADER del Pdl, infatti, aveva insistito sull’effetto boomerang delle eventuali prese di posizione anti-Pdl sul palco. «La reazione aveva detto Berlusconi l’altra sera dalla Annunziata prima o poi ci premia». Su tutto Fazio ha fatto ieri calare la propria filosofia: «Il Festival non è impermeabile alla realtà. La satira fa bene a tutti, anzi uno arriva più forte». E la Litizzetto ha aggiunto: «Non si faranno prediche ma qualche roba si dirà».
È quella “qualche roba” che non piace al centrodestra, soprattutto se viene da un palco seguito come quello dell’Ariston. Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ritenuto di dover prendere posizione. «Forse occorreva una maggiore riflessione di buon senso. Lungi da me l’idea ha commentato di far polemica con la Rai e i suoi vertici perché è un’azienda pubblica. Ma una riflessione va fatta». Concorda Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia: «Speriamo che non si utilizzi una manifestazione che è di tutti gli italiani per mettersi a fare campagna elettorale, sarebbe sbagliato». Nessuna campagna elettorale tra i velluti dell’Ariston. L’ha ricordato il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone (su Twitter) al sindaco di Sanremo, il pidiellino Maurizio Zoccarato. Il primo cittadino, aveva invitato Berlusconi a sedere in prima fila durante la gara canora. Il sindaco gli avrebbe ceduto i propri posti. «Presidente venga anche lei aveva detto Zoccarato così potrà duettare con Crozza». Una proposta che il dirigente Rai ha definito «suggestiva ma inattuabile». Così anche Zoccarato ha dovuto fare marcia indietro: «La mia era solo una provocazione». Chi non coglie alcuna ironia è Antonio Di Pietro dell’Idv che si scaglia contro la stampa. «Dello scandalo Mps non si parla più. Si parla di Sanremo e non dei miliardi spariti. Questa non è informazione: vuol dire addormentare le coscienze degli italiani». Preoccupazione non estesa ad Antonio Leone, vicepresidente della Camera del Pdl, per il quale il problema è solo quello di una conduzione del Festival fortemente orientata politicamente. «Vedremo se la Raiha aggiunto – rispetterà il ruolo di servizio pubblico doveroso per un ente che vive attraverso il canone e dovrebbe rappresentare i cittadini italiani di ogni tendenza politica».