Pubblicato il 09/02/2013, 10:04 | Scritto da La Redazione

SCOPPIA IL CASO SANREMO-TRIBUNE POLITICHE

SCOPPIA IL CASO SANREMO-TRIBUNE POLITICHE
«Sanremo andava assolutamente spostato. È incomprensibile la decisione della Rai, tanto più che ci stiamo giocando il nostro futuro con le prossime elezioni». Silvio Berlusconi quando mancano cento ore all’inizio del festival va all’attacco ma Fabio Fazio non ci sta e con un tweet lo provoca: «Berlusconi dice che Sanremo andava spostato: ma dove? Aspettiamo […]


«Sanremo andava assolutamente spostato. È incomprensibile la decisione della Rai, tanto più che ci stiamo giocando il nostro futuro con le prossime elezioni». Silvio Berlusconi quando mancano cento ore all’inizio del festival va all’attacco ma Fabio Fazio non ci sta e con un tweet lo provoca: «Berlusconi dice che Sanremo andava spostato: ma dove? Aspettiamo proposte!».

 

Rassegna Stampa: Avvenire, pagina 9, di Massimo Chiari

 

Scoppia il caso Sanremo-tribune politiche

 

«Sanremo andava assolutamente spostato. È incomprensibile la decisione della Rai, tanto più che ci stiamo giocando il nostro futuro con le prossime elezioni». Silvio Berlusconi quando mancano cento ore all’inizio del festival va all’attacco ma Fabio Fazio non ci sta e con un tweet lo provoca: «Berlusconi dice che Sanremo andava spostato: ma dove? Aspettiamo proposte!». In un’intervista alla web tv del Messaggero il Cavaliere afferma che la manifestazione canora più attesa dell’anno «si aggiunge alla par condicio e complica la possibilità di comunicare». In effetti, in base al sorteggio effettuato dalla commissione di Vigilanza Rai, i tre principali leader in campo si scontreranno con il festival: in qualità di capi lista, a Berlusconi, Bersani e Monti sono infatti toccate le conferenze stampa su Rai2 tra martedì 12 e giovedì 14 febbraio, ovvero tra la prima e la terza serata (anche se poi, loro stessi in qualità di capi coalizione chiuderanno la campagna elettorale il 22 febbraio, sempre in prime time su Rai2 in tre diversi spazi consecutivi). Anche il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ribadisce che «sarebbe stato molto più ragionevole rinviare Sanremo a dopo le elezioni». A suo avviso, il «presidente Tarantola e il dg Gubitosi si sono assunti una pesante responsabilità». Laconico Roberto Maroni della Lega che a chi gli chiede un commento sull’uscita di Berlusconi risponde: «Certo, Sanremo lo guardo, e lo guardo tutti gli anni perché mi piace la musica». Mentre per Adriana Poli Bortone, presidente di Grande Sud, il festival «andava spostato considerando che Fazio e la Littizzetto sono due personaggi dichiaratamente del Pd. In pratica stiamo finanziando la campagna elettorale di Bersani con i soldi del canone dei cittadini. Andrebbero inoltre resi noti, come prevede la legge del 2007 mai rispettata, i compensi delle star e dei presentatori. Ci risulta che Fazio e la Littizzetto insieme guadagnino circa un milione di euro (600mila il primo 350mila la seconda). In un momento di grande crisi come quello che stiamo attraversando non mi sembra un bel segnale».