VENDITA LA7: L’INTERESSE DI DELLA VALLE PER LA FASE DUE

Il rinvio della cessione de «La7» e l’ipotesi di una cordata alternativa. L’interesse c’è. L’offerta non ancora e non è nemmeno detto che arrivi. Ma l’idea di Diego Della Valle di aprire il dossier La7 potrebbe cambiare comunque le carte in tavola. Il patron di Tod’s ha riferito direttamente a Franco Bernabè l’interesse a valutare l’ingresso nel settore televisivo.

Rassegna  Stampa: Corriere della Sera, pagina 49, di F.D.R.

Retroscena Il rinvio della cessione de «La7» e l’ipotesi di una cordata alternativa
L’interesse di Della Valle per la fase due

MILANO. L’interesse c’è. L’offerta non ancora e non è nemmeno detto che arrivi. Ma l’idea di Diego Della Valle di aprire il dossier La7 potrebbe cambiare comunque le carte in tavola. Il patron di Tod’s ha riferito direttamente a Franco Bernabè l’interesse a valutare l’ingresso nel settore televisivo. La7 è la migliore porta d’accesso, anche se un po’ angusta, ma è soprattutto l’unica disponibile sul mercato. Certo Clessidra e Cairo Communication si sono mossi molto prima, ma, visti i continui rinvii, questo non sembra avergli dato un particolare vantaggio. Tanto più se è vero, come dicono anche dalle parti di Telecom, che pure l’offerta arrivata la scorsa settimana dalla piccola Europa 7 sarà presa in esame. Insomma sembra che una scadenza definitiva per la cessione della tv di Telecom sia impossibile da definire. E’ un gioco che si chiude e si apre di continuo. E proprio questi stop-and-go potrebbero aver indotto Della Valle a fare un pensiero su La7. «Nella notte si sono fatti nomi di cavalieri bianchi, pronti a entrare in cordate per assumere le redini della nostra emittente» ha raccontato ieri Enrico Mentana aprendo l’edizione serale del Tg di La7, in cui ha anticipato che il consiglio di Telecom si riunirà il 18 febbraio e «quel che pare sicuro è che venderà». L’imprenditore marchigiano non sembra tuttavia avere fretta. Probabile che anche lui, come molti sul mercato, ritenga che per la vendita i tempi non siano ancora maturi. Sicuramente si andrà a dopo le elezioni, visto che il consiglio che dovrà valutare le offerte si terrà cinque giorni prima dell’apertura delle urne. La possibilità che l’idea di Della Valle si trasformi in una vera e propria manifestazione di interesse formale a Telecom Italia dipenderà insomma dalla nuova fase, anche politica, che si verrà a creare. L’offerta non la farebbe comunque da solo, ma coinvolgendo due o tre soci interessati all’investimento.