Pubblicato il 15/01/2013, 12:20 | Scritto da La Redazione

TRAVAGLIO ACCUSA SANTORO: «COLPA SUA SE SILVIO È ANDATO BENE»

TRAVAGLIO ACCUSA SANTORO: «COLPA SUA SE SILVIO È ANDATO BENE»
A quattro giorni dal “triello” con Santoro e il Cav a Servizio Pubblico, Travaglio nel suo live twitter sul profilo de Il Fatto Quotidiano prova a dare la colpa al suo luogotenente: «Santoro voleva circoscrivere la puntata su pochi temi centrali per la campagna elettorale. Non potevamo racchiudere in due ore e mezza 20 anni […]


A quattro giorni dal “triello” con Santoro e il Cav a Servizio Pubblico, Travaglio nel suo live twitter sul profilo de Il Fatto Quotidiano prova a dare la colpa al suo luogotenente: «Santoro voleva circoscrivere la puntata su pochi temi centrali per la campagna elettorale. Non potevamo racchiudere in due ore e mezza 20 anni di Berlusconi».

 

Rassegna Stampa: Libero, pagina 9, di Ignazio Stagno

Ancora polemiche su Servizio Pubblico
Travaglio accusa Santoro: colpa sua se Silvio è andato bene

Dopo Waterloo anche Napoleone, su twitter, avrebbe riconosciuto la sconfitta. Travaglio no. A quattro giorni dal “triello” con Santoro e il Cav a Servizio Pubblico, Marco Manetta va alla “sbarra” per farsi processare dai suoi lettori. Non patteggia. Anzi chiede assoluzione con formula piena. Nel suo live twitter sul profilo de Il Fatto Quotidiano Travaglio prova a dare la colpa al suo luogotenente: «Santoro voleva circoscrivere la puntata su pochi temi centrali per la campagna elettorale. Non potevamo racchiudere in due ore e mezza 20 anni di Berlusconi». Insomma la colpa è del teletribuno, mica di Travaglio che dopo 12 anni ha il Cav sotto tiro e spara in aria. Per non buttare a mare un prodotto editoriale basato sull’antiberlusconismo galoppante Travaglio le prova tutte. Bisogna negare. Anche l’evidenza: «Berlusconi non ha guadagnato punti nei sondaggi dopo la trasmissione, è stato un effetto panna montata. Se i politici sapessero che li intervisto io non verrebbe più nessuno in trasmissione». Già, se i politici sapessero che l’inquisitore ha dato il meglio nel face to face con il Cav, da Santoro metterebbero il numerino per gli ospiti. La fila arriverebbe sulla Nomentana. Dopo aver consumato i polpastrelli per scrivere dei processi a carico del Cav, Travaglio la spara grossa deludendo tutti i suoi sostenitori: «Ha senso oggi entrare nel merito del processo Mills? E del processo Mondadori? E Ruby? Ecc…». È come se gli americani dicessero: «Aveva senso sbarcare in Normandia? Potevamo starcene a casa». Durante la diretta i lettori lo incalzano e lui annaspa. Qualcuno gli scrive: «Ancora che ne parli? Basta» . Ma lui insiste e prova a ricordare i suoi (pochi) meriti: «Abbiamo stabilito che Barbara Matera veniva pagata da Berlusconi e che il Cavaliere non potrà più parlare di Imu e complotto delle banche tedesche in campagna elettorale». Ma non basta per calmare i suoi. Così alla fine si accascia un’altra volta sul campo di battaglia. Prima di mollare, questa volta sotto i colpi dei suoi “compagni”, prova con un rigurgito, istintivo, di antiberlusconismo: «Berlusconi parla ai suoi elettori che già sanno che è un bugiardo». Ma niente, non serve per salvare la faccia e allora chiude con un epitaffio sulla sua sconfitta: «La puntata va rivista a mente fredda per capire veramente come sono andate le cose, sia chiaro che non ho la verità in tasca, si può sempre fare meglio». Tra altri vent’anni sicuramente.