Pubblicato il 12/01/2013, 14:36 | Scritto da La Redazione

IL REGISTA FORZANO: «FAZIO E LITTIZZETTO CI SORPRENDERANNO»

IL REGISTA FORZANO: «FAZIO E LITTIZZETTO CI SORPRENDERANNO»
Il regista del Festival di Sanremo si racconta in un’intervista alla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Lui è un veterano della Riviera e prevede più sorprese che censure quest’anno. Rassegna stampa: La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 29, di Elisabetta Malvagna. «Con Fazio-Littizzetto avremo più sorprese che censure politiche» Parla il regista del Festival di Sanremo: «Raddoppiate le […]

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Il regista del Festival di Sanremo si racconta in un’intervista alla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Lui è un veterano della Riviera e prevede più sorprese che censure quest’anno.

Rassegna stampa: La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 29, di Elisabetta Malvagna.

«Con Fazio-Littizzetto avremo più sorprese che censure politiche»

Parla il regista del Festival di Sanremo: «Raddoppiate le canzoni».

Fabio Fazio? È un «creativo di prima scelta» e con Luciana Littizzetto forma «una coppia di fatto», che all’Ariston riserverà più di una sorpresa. La par condicio? «Non sarà un problema» e, comunque, «per il momento di censure neanche l’ombra»: quello che partirà fra poco più di un mese per il regista Duccio Forzano sarà il terzo festival, dopo l’edizione 2010 con Antonella Clerici e l’anno seguente con Gianni Morandi. «Ora lo farò con Fazio, almeno spero. Non si sa mai nella vita», dice uno dei registi più richiesti della tv italiana, che dalla strada è riuscito ad approdare al palco più ambito dello show-biz.

Forzano è il tipico esempio di self made man. «Sono partito dal nulla. Anzi, da meno del nulla, tanto che Fabio (Fazio, ndr.) mi ha consigliato di scrivere un libro sulla mia vita», rivela il regista durante le prove dello speciale di Che tempo che fa su Giorgio Gaber, in onda il 21 gennaio in prima serata su Rai3. Uno show che, visti i tanti artisti che vi parteciperanno, da Vecchioni a Patti Smith, Duccio definisce «le prove generali per Sanremo». Genovese, 52 anni, felicemente sposato, due figlie, ha avuto un’infanzia difficile: «Sarei potuto diventare un delinquente racconta -. Ma è sempre accaduto qualcosa, perché di fronte al bivio prendi la porta giusta. La determinazione mi ha aiutato quando non avevo neanche i soldi per mangiare, con i piombi nel contatore della corrente elettrica, che staccavo per riscaldarmi. Ma il frigo era vuoto». A guidarlo, un «sogno folle. Avevo 30 anni e tutti mi dicevano “ma che vai a fare, il regista?” Ho cominciato dalla gavetta vera, studiavo tutto quello che potevo, libri, manuali sulle tecnologie: mi appassionano da sempre.

Una storia alla Rocky, un poveraccio che si allenava da solo per riuscire. Mi ci ritrovo. Ora ogni mattina ringrazio il Signore, o qualunque cosa sia, per avermi dato la forza e il coraggio di andare avanti. È dura quando in mano hai solo un sogno». A cambiargli la vita è stato Claudio Baglioni: «Era appena uscito con Io sono qui dopo 4/5 anni di assenza e voleva che a dirigere il videoclip fosse uno sconosciuto. Chiese del regista di un video di Paola Massari, sua ex moglie, Amore dannato, cui avevo lavorato. Qualcuno fece il nome del regista, ma Paola disse che il ragazzo che le era stato a fianco ero io. Ero pieno di debiti, per vivere facevo di tutto, dal cameriere al muratore. Quando la Sony mi chiamò, li mandai a cagare: credevo fosse uno scherzo. Per fortuna mi hanno richiamato. Non avevo mai fatto una regia. Era il 1995 e mi dissero “abbiamo solo 17 milioni”. Risposi “per quella cifra faccio anche Ben Hur”».

Da lì, un’escalation: dalla Fininvest per la prima edizione di Verissimo alla diretta del concerto di Baglioni all’Olimpico nel ’98. Il suo stile piace a Giampiero Solari e Bibi Ballandi: e così Torno sabato con Panariello, Stasera pago io con Fiorello, la Lotteria Italia con Morandi. Fazio lo chiama per il restyling di Che tempo che fa. E non lo lascia più. La Clerici lo vuole a Sanremo, l’anno dopo il bis con Morandi. Il suo segreto? «Punto sulla tranquillità e cerco di non strafare, ma di capire cosa vorrebbe vedere lo spettatore da casa in quel momento». E Sanremo? «Lì sei sotto gli occhi di tutti per una settimana e hai poco tempo per provare. Quest’anno ci saranno il doppio di canzoni, ma abbiamo solo un paio di giorni in più di prove». Per Forzano, «bisognerebbe avere il coraggio di non pensare agli ascolti ma alla qualità». E la par condicio? «Le regole sono abbastanza chiare. Non puoi avere ospiti che siano in campagna elettorale. Ma la satira non si ferma. Per ora di censura non ho sentito parlare».