Pubblicato il 10/01/2013, 10:31 | Scritto da La Redazione

IL CAVALIERE DA SANTORO DECISO A DARE BATTAGLIA, RESTERÀ FINO ALLA FINE?

IL CAVALIERE DA SANTORO DECISO A DARE BATTAGLIA, RESTERÀ FINO ALLA FINE?
I bookmaker danno 1 a 5 l’addio anticipato. Dalla redazione nulla filtra sulla scaletta, ma è sicuro che a Berlusconi nulla verrà risparmiato su mafia, Ruby e “feste eleganti”. Per due ore sarà tenuto sulla graticola, la puntata sarà tutta e solo per lui, il titolo è già uno sfottò: «Mi consenta»; ci si domanda […]

I bookmaker danno 1 a 5 l’addio anticipato. Dalla redazione nulla filtra sulla scaletta, ma è sicuro che a Berlusconi nulla verrà risparmiato su mafia, Ruby e “feste eleganti”. Per due ore sarà tenuto sulla graticola, la puntata sarà tutta e solo per lui, il titolo è già uno sfottò: «Mi consenta»; ci si domanda se saprà reggere il supplizio fino in fondo.

Rassegna Stampa: La Stampa, pagina 9, di Ugo Magri.

Il Cavaliere da Santoro deciso a dare battaglia. Resterà fino alla fine?

I bookmaker danno 1 a 5 l’addio anticipato.

Qualche stratega berlusconiano ha cominciato a chiedersi, ieri pomeriggio, se non fosse una pazzia portare il Capo stasera nella tana di Santoro (ore 21,10 su La7). Anzi peggio: un vero suicidio. Perché l’unica certezza è che «Servizio pubblico» non gli farà sconti. Se per avventura il conduttore recitasse la parte del carabiniere buono, si può giurare che nei panni del cattivo si infilerebbe volentieri Travaglio, oppure Vauro, o anche Ruotolo… Dalla redazione nulla filtra sulla scaletta, ma è sicuro che a Berlusconi nulla verrà risparmiato su mafia, Ruby e «feste eleganti». Per due ore Silvio sarà tenuto sulla graticola, la puntata sarà tutta e solo per lui, il titolo è già uno sfottò: «Mi consenta»; ci si domanda se saprà reggere il supplizio fino in fondo. Circolano già le quote dei bookmakers, dagli scommettitori viene dato a 5 che prima del «gong» finale il Cavaliere si alzerà sdegnato e se ne andrà dall’arena, come aveva già minacciato di fare già due settimane addietro da Giletti, e ieri sera addirittura da Vespa (non propriamente un Torquemada nei suoi confronti). Per cui ben si comprendono i tormenti dell’entourage. E si capisce pure come mai, nel «promo» della trasmissione, Vauro abbia infilato la matita nella piaga effigiando Berlusconi in versione mignon mentre passeggia nervosamente e si domanda nel fumetto: «Ci vado o non ci vado?». Però è anche vero il contrario: se all’ultimo istante decidesse di dare forfait, il leader del centrodestra rimedierebbe una pessima figura. Darebbe l’impressione di darsela a gambe, ammetterebbe implicitamente di non essere all’altezza della sfida. Dubbio che in verità nemmeno lo sfiora. «Io paura di Santoro? Non scherzerete mica…», è stata ancora ieri sera la sua risposta. Pare non veda l’ora di mettersi alla prova. E di sfruttare a proprio vantaggio la suspense di queste ore, l’attesa della corrida, i riflettori mediatici di cui ha disperato bisogno per risalire la china dei sondaggi. Escluso che gli mandino in anticipo le domande, come in altre trasmissioni «a rischio» Bonaiuti era riuscito a ottenere. Però non è che Berlusconi andrà disarmato. Corre voce di certi dossier preparati da qualche deputato volenteroso, pungiglioni velenosi da estrarre casomai si trovasse chiuso nell’angolo. Con un sorrisetto malefico, il Cav aveva anticipato l’altra sera alla Gruber: «Vedrò il mio amico Travaglio…». «Mai avuto il piacere di conoscerlo», ha mantenuto le distanze il giornalista. E Santoro? Ebbe Berlusconi ospite 18 anni fa a «Tempo reale». Però lavorò tre anni a Mediaset. E comunque nel 2001 scattò il famoso «editto bulgaro» che lo cacciò dalla Rai insieme con Luttazzi e Biagi. Chissà se Berlusconi almeno gli chiederà scusa…