Pubblicato il 08/01/2013, 10:31 | Scritto da La Redazione

PIPPO BAUDO: «FRENI NECESSARI, LA TV DI STATO HA DEGLI OBBLIGHI»

PIPPO BAUDO: «FRENI NECESSARI, LA TV DI STATO HA DEGLI OBBLIGHI»
Il conduttore tv nel corso della sua carriera il clima preelettorale lo ha vissuto più volte. «C’è bisogno che chi fa varietà non si faccia trascinare in queste fasi». E ancora, «Non basta la considerazione che gli indici di share dei talk politici sono alti e che i costi di produzione di quel genere di […]


Il conduttore tv nel corso della sua carriera il clima preelettorale lo ha vissuto più volte. «C’è bisogno che chi fa varietà non si faccia trascinare in queste fasi». E ancora, «Non basta la considerazione che gli indici di share dei talk politici sono alti e che i costi di produzione di quel genere di programmi sono bassi».

Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 31.

Baudo: «Freni necessari la tv di Stato ha degli obblighi»

ROMA «Non c’è dubbio, la programmazione televisiva è decisamente alterata dal dilagare dei talk politici. E il rischio forte a cui si va incontro è quello di un rigetto. Siamo circondati da agende, tutti hanno l’agenda. C’è bisogno di aprire la finestre e respirare un po’ di aria fresca», dice Pippo Baudo, gran navigatore televisivo che, nel corso della sua carriera il clima preelettorale lo ha vissuto più volte. «C’è bisogno che chi fa varietà non si faccia trascinare in queste fasi e non ceda alla tentazione di fare critica politica o sfottò senza una giusta compensazione», aggiunge. La par condicio è un modo per mettere un freno a tutto ciò? «Il presidente Zavoli è stato molto categorico. E penso che abbia ragione. D’altra parte la tv di Stato ha degli obblighi. Non basta la considerazione che gli indici di share dei talk politici sono alti e che i costi di produzione di quel genere di programmi sono bassi. E, in più, in questa campagna elettorale c’è una novità: la partita non è più a due come nel recente passato, ma lo scontro e il confronto è a più voci. E può essere ancora più incandescente». m. mol.