Pubblicato il 30/12/2012, 16:33 | Scritto da La Redazione

LUCIO PRESTA E LA “CONTROPRESTA”, OVVERO L’ASSENZA DI CONTROPROGRAMMAZIONE AI SUOI SHOW

L’ottimo risultato di ieri di Paola Perego e del nuovo programma “Superbrain” va però letto anche alla luce dell’offerta proposta dai competitor di Rai1: un po’ scarsa. E questo capita spesso quando di mezzo c’è il potente agente-produttore. Coincidenze?

Lucio Presta ha ragione da vendere a esultare per gli ascolti di Superbrain, il programma condotto da sua moglie Paola Perego ieri sera, 29 dicembre, su Rai1. Il risultato del 20,67% è eccellente. Su Twitter Presta (penso sia in vacanza a Malindi da Flavio Briatore) pubblica persino la curva degli ascolti che non lascia adito a interpretazioni. Ho sempre pensato che la miglior dote di Presta sia la «controprogrammazione», che si potrebbe ribattezzare addirittura «contropresta». Un fenomeno tutto italiano, che rivela meccanismi dubbi del sistema televisivo del nostro Paese.  Ieri sera, per fare un esempio, Superbrain aveva contro su Canale5 un film come August Rush, sicuramente di qualità, ma certo non un blockbuster da festività natalizie. Rai2 trasmetteva due episodi di Castle, Rai3 addirittura rimandava in onda il vecchio Papillon, su Italia1 c’era La leggenda dei guardiani, film d’animazione di non brillante successo.

Insomma, in parole povere, il nulla o quasi. Presta è bravissimo a offrire prodotti dei suoi artisti contro una programmazione debole o indebolita. I suoi

Festival di Sanremo sono ricchi di esempi da scuola, in tal senso. Non intendo sostenere che le reti concorrenti interrompano sempre formalmente i programmi che hanno in onda per lasciare campo libero. Ma anche quando mantengono i titoli, accade qualcosa che non fa mai scattare una controprogrammazione agguerrita: analizzate il contenuto delle puntate dei programmi in onda, gli spot promozionali utili a sostenerli e gli stessi messaggi pubblicitari inseriti durante le serate. La contropresta è inesorabile. Che ciò abbia un effetto benefico sul sistema televisivo italiano è assai dubbio, che faccia bene a Presta e ai suoi protetti sicuramente sì, che qualche rappresentante della stampa televisiva italiana sottolinei questo curioso fenomeno direi che è da escludere.

 

Peter Parker

 

(Nella foto Lucio Presta)