Pubblicato il 28/12/2012, 16:32 | Scritto da La Redazione

2012: DIFFICILE SCEGLIERE IL PROGRAMMA PIÙ BELLO DELL’ANNO. DI SICURO I PIÙ BRUTTI SONO QUELLI DI RAISPORT

2012: DIFFICILE SCEGLIERE IL PROGRAMMA PIÙ BELLO DELL’ANNO. DI SICURO I PIÙ BRUTTI SONO QUELLI DI RAISPORT
Il nostro cattivissimo blogger boccia senza possibilità di appello le produzioni sportive di Viale Mazzini, colpevoli di non aver rinnovato il linguaggio negli ultimi anni. Qual è il programma televisivo più bello del 2012? Qualche telespettatore dirà Avanti un Altro!, perché Paolo Bonolis è bravo e divertente. Ma niente di più, perché se Bonolis funziona, […]

Il nostro cattivissimo blogger boccia senza possibilità di appello le produzioni sportive di Viale Mazzini, colpevoli di non aver rinnovato il linguaggio negli ultimi anni.

Qual è il programma televisivo più bello del 2012? Qualche telespettatore dirà Avanti un Altro!, perché Paolo Bonolis è bravo e divertente. Ma niente di più, perché se Bonolis funziona, il programma di sicuro non è un format avvincente. Qualcun altro dirà Tale e Quale Show, che in fondo, altro non è, se non un Re per una Notte fatto dai vip. C’è chi dice Italia’s Got Talent, la nuova frontiera della Corrida, ma anche qui la novità sta nel montaggio e non certo nel contenuto. Qualcun altro dirà che il programma dell’anno è quello di Maurizio Crozza, oppure c’è il fedelissimo utente di Sky che citerà MasterChef o XFactor. E infine c’è chi dirà la puntata di Roberto Benigni o lo show di Adriano Celentano. Ma alla fine il giudizio è lapidario.

2012: «Nihil novi sub sole» (niente di nuovo sotto il sole). Si potrebbe fare il gioco contrario. Eliminare i programmi brutti e quelli che non funzionano, ma verrebbe fuori un elenco troppo lungo. E allora? Beh, c’è un provvedimento che andrebbe subito preso per il prossimo anno, quello che di sicuro andrebbe fatto nel 2013 è il commissariamento della testata sportiva della Rai. I servizi di Rai Sport sono quanto di più antico e superato una televisione moderna possa trasmettere. Provate a vedere in prime time il sabato sera la rubrica di cinque minuti di RaiSport su Rai1 e rimpiangerete i servizi di venti anni fa di Tonino Carino. Provate a vedere la Domenica Sportiva e capirete come la Rai abbia ammainato la bandiera della competitività. Se in questi anni, infatti, c’è stato un linguaggio che si è evoluto, è stato proprio quello dello sport in tv. In Rai, invece, sono fermi a Tito Stagno e Sandro Ciotti.

 

Vitangelo Moscarda

 

(Nella foto Paola Ferrari alla conduzione La Domenica Sp