Pubblicato il 23/12/2012, 10:21 | Scritto da La Redazione

GIUSTI, CHIATTI E FINOCCHIARO: UN TRIO PER IL VARIETÀ DI RAI1

GIUSTI, CHIATTI E FINOCCHIARO: UN TRIO PER IL VARIETÀ DI RAI1
In un’intervista al “Corriere della sera” i conduttori del nuovo show dell’ammiraglia di Viale Mazzini, scritto da Giovanni Veronesi, danno alcune anticipazioni, in attesa del debutto l’11 gennaio. Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 51, di Chiara Maffioletti. Un trio per rilanciare il varietà in tv Su Rai1 in arrivo «Riusciranno i nostri eroi». Il […]

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In un’intervista al “Corriere della sera” i conduttori del nuovo show dell’ammiraglia di Viale Mazzini, scritto da Giovanni Veronesi, danno alcune anticipazioni, in attesa del debutto l’11 gennaio.

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 51, di Chiara Maffioletti.

Un trio per rilanciare il varietà in tv

Su Rai1 in arrivo «Riusciranno i nostri eroi». Il regista Giovanni Veronesi autore dello show. Max Giusti: satira sugli italiani con Laura Chiatti e Donatella Finocchiaro.

«Quando non ci sono tanti soldi bisogna andare avanti con le idee». Essendo convinto di questo, Max Giusti è felice di poter mettere in scena lo show di prima serata che aspettava da tempo proprio quando «di euro, alla Rai, non se ne butta via nemmeno uno». L’11 gennaio su Rai1 debutterà «Riusciranno i nostri eroi». Assieme a Giusti, dei nomi inediti per la tv: Laura Chiatti, Donatella Finocchiaro e Giovanni Veronesi, per la prima volta nei panni di autore. «Di solito i grandi show della Rai sono one-man show. Questo invece sarà uno show di cast», spiega il conduttore, che rivela: «La formazione non è completa. Manca una persona che non verrà né in conferenza, né farà i servizi fotografici. Un personaggio di caratura internazionale in ambito musicale. Non sveleremo il nome fino alla prima puntata: vogliamo sia una sorpresa. Con Giovanni abbiamo voluto imbastire una serata divertente, ma non lasceremo fuori dagli studi il quotidiano. Sarà uno show sugli italiani. Abbiamo voluto riflettere sui nostri vizi e virtù».

Come mai Veronesi? «Sono un suo grande fan. E il suo animo da toscanaccio sarcastico funziona bene con il mio un po’ melò. All’inizio ha titubato, ma per poco». Conferma il regista: «È la prima volta che faccio qualcosa in tv. Non avevo capito bene di cosa si trattasse e, per la verità, non l’ho capito nemmeno adesso. Per me è come essere al luna park: guardo l’orchestra, le luci, il corpo di ballo (multietnico). Faccio tutto per puro divertimento e con assoluta curiosità». E l’ansia da ascolti? «Per ora sono immune. Per me lo “share” è come lo “spread”: parole lontanissime, entità astratte», ride. Cercare di capire «come sono cambiati e cosa sono diventati gli italiani», sarà il filo conduttore di uno show in cui si riderà molto. «Sarà per me l’occasione di tirare fuori delle corde che su Rai1 non avevo mai potuto toccare prima riprende Giusti -. Ci saranno molti monologhi, alcuni cresciuti con me, in teatro. Ma, visto che non lascerò “Affari tuoi” gli ascolti vanno bene -, non volevo dare un’overdose di me. Per questo ho un cast così forte».

Per Chiatti e Finocchiaro dei ruoli sorprendenti: «A Laura sarà affidata la colonna sonora: canterà. Donatella mi accompagnerà nel racconto del Paese. Per me è incredibile avere nello show due attrici così». Altro motivo di orgoglio: «Non c’è un format dietro il programma e nemmeno grandi produzioni. Dopo 20, 30 anni sarà il primo show interamente della Rai». Una diretta fatta (anche) di canti e balli, in cui «un filmato delle Teche Rai su come andavamo al mare negli anni 6o può diventare lo spunto per un monologo comico. Abbiamo l’opportunità di fare quella tv bella, artistica, di cui si sente la mancanza». Ci sarà molta satira sociale ma si cercherà anche di far notare i tratti positivi che ci caratterizzano: «Siamo il Paese con li maggior numero di persone impegnate nel volontariato. Non abbiamo una lira ma ogni volta che si fa una raccolta fondi nessuno si tira indietro. Ma faremo notare anche i nostri tic e le nostre manie». Farà anche delle imitazioni? «Sì, ci saranno. Torna Terence Hill: lo vorrei fare in versione guardia forestale. È fantastico, dipana i casi più complicati con una calma impressionante. E poi resta sempre giovane: sono nato con Terence Hill e morirò con Terence Hill. Mi piacerebbe averlo anche come ospite. Poi vorrei imitare qualcuno che non è mai stato imitato». Monti? «Ci ho pensato… ma fa tristezza. E dà esempi pessimi ai nostri giovani: va a messa alle 7 del mattino. A quell’ora con il premier di prima iniziavano le pulizie dopo i festini. Se andiamo avanti così rischiamo di diventare la Svezia», scherza. Somiglianze con il programma di Crozza? «Sarà diverso, il suo è un one man show. Le ultime puntate sono state eccelse. Mi fa piacere farglielo sapere visto che di solito, tra colleghi, si fanno complimenti solo a quelli morti. Ci sarà tempo anche per fare quello che fa lui, a modo mio. Ma adesso mi godo la possibilità di portare un po’ di buon umore assieme a tutti gli altri. Non sarò l’unico ingrediente, saremo un coro».