Pubblicato il 20/12/2012, 12:05 | Scritto da La Redazione

SANREMO, IN ONDA IL 12 FEBBRAIO SOTTO ELEZIONI. E ORA FAZIO HA IN MANO UNA BOMBA: LUCIANA LITTIZZETTO

Nella riunione di oggi con il direttore generale della Rai, Gubitosi, Fabio Fazio è riuscito a ottenere la data prevista inizialmente, dal 12 al 16 febbraio. E ora tutti aspettano al varco la Littizzetto.

Tanto rumore per nulla. Il festival resta lì dove era stato deciso, dal 12 al 16 febbraio. Ha vinto dunque Fabio Fazio, un conduttore sfinito, sull’orlo di una crisi di nervi per questa lunga e quasi ridicola telenovela, disposto a dichiarare appena ieri sera, finita la registrazione del suo Che tempo che fa: «Se si sposta il festival è un disastro». E invece Giancarlo Leone, il direttore dell’intrattenimento in procinto di prendere le redini di Rai1, l’ha salvato, e l’ha comunicato poco fa con un twit senza troppi fronzoli: «Allora 12-16 febbraio».

Habemus data. Fazio non sta più nella pelle. Anche lui usa il social network per esternare la sua gioia: «W la Rai», continua a twittare. Ora la domanda è: chi controllerà i testi di Luciana Littizzetto? Lei che durante la trasmissione di Rai3 aveva chiesto al premier se non provasse «una pragmatica sensazione di aver rotto il ca…»scatenando polemiche e costringendo i vertici della Rai a intervenire per chiedere più sobrietà, proprio lei salirà sul palco più importante d’Italia molto probabilmente a una sola settimana dal voto. Ora Fazio ha in mano una bomba a orologeria, pronta a deflagrare in un Festival su cui tutti terranno gli occhi puntati. Ancor più del solito, per quanto sia possibile. Ma l’ipotesi che la Rai potesse censurare il suo evento di punta, perdendo non solo milioni di euro, ma anche ospiti importanti, lasciando a Fazio il compito di condurre un Sanremo già zoppo, evidentemente ha convinto tutti a fare marcia indietro. I dibattiti politici e le tribune elettorali saranno assicurati nel corso delle giornate festivaliere nell’arco dell’intera giornata: spazi garantiti da sempre, anche sotto elezioni, ma non in prima serata. «Dunque in bocca al lupo a tutti», twitta Leone.

Siamo già pronti per un Sanremo ad alto contenuto politico, perché basterà che un solo cantante salga sul palco con una maglietta rossa o nera per scatenare fiumi di parole. Senza che neanche ci siano i Jalisse sul palco.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il teatro Ariston di San Remo)