Pubblicato il 17/12/2012, 14:28 | Scritto da La Redazione

AL NETTO DEL GIUDIZIO POLITICO, IL BERLUSCONI DI “DOMENICA LIVE” HA FATTO QUASI TENEREZZA

AL NETTO DEL GIUDIZIO POLITICO, IL BERLUSCONI DI “DOMENICA LIVE” HA FATTO QUASI TENEREZZA
L’ex premier, ieri in onda da Barbara D’Urso per ottanta minuti, non è sembrato per nulla in forma, anzi. Rispetto al comunicatore che ha cambiato, nel bene e nel male, la politica italiana, sembra più un vecchietto un po’ acciaccato. Dal punto di vista televisivo, gli ottanta minuti di one-man-show di Silvio Berlusconi a Domenica […]

L’ex premier, ieri in onda da Barbara D’Urso per ottanta minuti, non è sembrato per nulla in forma, anzi. Rispetto al comunicatore che ha cambiato, nel bene e nel male, la politica italiana, sembra più un vecchietto un po’ acciaccato.

Dal punto di vista televisivo, gli ottanta minuti di one-man-show di Silvio Berlusconi a Domenica Live sono molto significativi. Innanzitutto per la scelta del contenitore: il cavaliere è andato non a caso nel pomeriggio domenicale di Barbara D’Urso, perché sa bene che dopo gli scandali sessuali (che ha cercato di sminuire anche in onda) deve riconquistarsi il voto della massaia italiana, ormai disillusa e inorridita dalle cronache delle feste di Arcore. Anche la scelta dei temi e delle domande preconfezionate (è già un cult della Rete il fuori onda «Poi mi domandi…») è stata calibrato maniacalmente: l’Imu, l’endorsement per Mario Monti, l’allarme comunisti, i lutti della madre e della sorella, la solitudine dopo il divorzio, i figli, il caso Ruby («l’ho pagata per evitare che si prostituisse», omettendo nella ricostruzione la favola «dello zio Mubarak»), con un climax culminato con la dichiarazione di fidanzamento con una ragazza di 49 anni più giovane e il Natale che passerà con gli adorati nipotini.

E fin qui tutto bene, ma ieri qualcosa non è andato per il verso giusto. Rispetto alla «discesa in campo» del 1994 ci sono diciotto anni in più e si vedono tutti, ma anche rispetto al «contratto con gli italiani», con tanto di scrivania piazzata nello studio di Porta a Porta, sembra un Berlusconi completamente diverso. Fisicamente debilitato, seduto in maniera goffa, per diversi minuti ha gesticolato solo con la mano sinistra, lasciando la destra innaturalmente lungo il corpo. Anche l’eloquio non è stato dei migliori, per un intrattenitore di platee navigato come lui. E sì che Barbara D’Urso ha fatto di tutto per farlo sentire a casa sua… ah, già, ma era casa sua.

Insomma, l’uomo che nel bene e nel male ha cambiato la comunicazione politica in Italia, oggi sembra solo un pallido ricordo di quello che era e anche la scelta surreale di regalare alla conduttrice un poster incorniciato con «le cose buone» realizzate dai suoi governi, più che dare fiducia a potenziali elettori, ha fatto quasi tenerezza: come il nonno che mostra le medaglie di guerra, poco prima di addormentarsi sulla poltrona del salotto, con la badante che gli rimbocca il plaid sulle ginocchia nello spazio di un blocco pubblicitario.

Dal punto di vista politico, poi, come giustamente ha detto Enrico Mentana, c’è da chiedersi perché abbia fatto ottanta minuti di campagna elettorale sulla sua persona, per poi dire che vorrebbe Monti come candidato del centrodestra. La storia ci darà la risposta.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Silvio Berlusconi)