Pubblicato il 15/12/2012, 10:32 | Scritto da La Redazione

TAGLI DEI COSTI RAI: FERIE FORZATE PER I DIPENDENTI

TAGLI DEI COSTI RAI: FERIE FORZATE PER I DIPENDENTI
Il direttore generale di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi, ha diramato una circolare interna obbligando a consumare almeno 5 giorni di vacanza tra Natale e Capodanno. Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 7. Spending review della Rai: dipendenti in ferie forzate La svolta: mossa del dg per contenere i costi. Gubitosi: «A casa tra Natale e Capodanno, […]

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Il direttore generale di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi, ha diramato una circolare interna obbligando a consumare almeno 5 giorni di vacanza tra Natale e Capodanno.

Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 7.

Spending review della Rai: dipendenti in ferie forzate

La svolta: mossa del dg per contenere i costi. Gubitosi: «A casa tra Natale e Capodanno, chiusi gli uffici inutili».

Tutti a casa. Senza alternative. «Nel periodo festivo tutto il personale senza distinzioni di grado e/o qualifica dovrà usufruire di almeno cinque giorni di ferie». Ferie coatte, si direbbe con linguaggio prosaico. Spending review, si traduce nell’idioma del momento. E guai a non adeguarsi. Gli almeno cinque giorni di ferie tra Natale e l’Epifania dovrebbero essere «possibilmente consecutivi». È la linea scelta dal nuovo direttore generale Luigi Gubitosi. Il malumore serpeggia nella cittadella dell’informazione di Saxa Rubra. Perché sono soprattutto i giornalisti nel mirino della circolare diffusa il 10 dicembre con posta elettronica interna dalla direzione generale di Viale Mazzini. L’imperativo è ridurre i pacchetti arretrati che in qualche caso superano i 150 giorni. Chi invece ha già usufruito delle ferie del 2012 potrà anticipare quelle dell’anno venturo. Risultato: saranno soppressi o almeno sensibilmente ridottigli straordinari festivi che incidono non poco nel bilancio di Mamma Rai.

Ridotte le presenze di sabato e domenica, sfrondate quelle superflue nei giorni di Natale e Capodanno. I responsabili dei servizi dovranno attivare «le pianificazioni compatibili con le esigenze di palinsesto e di produzione». Niente sospensioni di programmi o roba del genere, come qualcuno ha allarmisticamente paventato. Solo turnazioni più razionali. Possibile invece «la chiusura di insediamenti aziendali». Ovvero: il 24 e il 31 dicembre gli uffici che abitualmente lavoravano mezza giornata resteranno chiusi. Non si parla, in questo caso, delle strutture per la messa in onda e per i servizi informativi. Ma ugualmente i risparmi per la Rai saranno consistenti. Nell’immediato per la riduzione di ore di straordinari e di turni festivi. E in tempi medi per il mancato pagamento delle ferie non usufruite al momento della fine rapporto. Anche negli anni scorsi dai piani alti di Viale Mazzini arrivava l’invito a usufruire di almeno il 10 per cento delle ferie arretrate. Era l’Ufficio del personale a diramare la circolare. Quest’anno, secondo una formula già sperimentata da amministratore delegato di Wind, Gubitosi ha trasformato l’invito in obbligo, apponendo la sua firma in calce alla lettera.

Come detto, le resistenze maggiori si riscontrano tra i giornalisti di Saxa Rubra. Per il resto tutte le strutture si stanno attrezzando perché, in fondo, trascorrere un po’ di giorni di vacanza durante le festività natalizie non è poi così male. Ma nei casi in cui non fosse possibile, i responsabili dei vari settori dovranno giustificare il mancato assolvimento dei desiderata della direzione generale. Che qualcosa cominci a cambiare anche in Rai? MCav.